Sogni di sabbia per le Quattro Stagioni: omaggio a Vivaldi con Arezzo Classica

Apertura di stagione con teatro pieno. I giovani tornano a occupare il "loggione". "Per loro ingresso a 1 euro e il caffè pagato" annuncia il sindaco Ghinelli. La Camerata di Prato costretta al bis

Le quattro stagioni di Vivaldi

Le quattro stagioni di Vivaldi

Arezzo 14 ottobre 2019 - La primavera ha il volto del capolavoro del Botticelli, fiori e farfalle tra i capelli e Zefiro che soffia, l’estate ha il sapore del grano che matura sotto il sole in attesa che una mano lo strappi alla terra, l’autunno ha il profumo del vino sotto gli occhi attenti di Bacco e l’ultima foglia che cade lascia il passo all’inverno, il vento freddo, la neve, le montagne viste alla finestra dal tepore di una casa. Le Quattro Stagioni di Vivaldi da ascoltare e da vedere per il primo concerto di apertura della stagione di “Arezzo classica” del Comune di Arezzo, della Fondazione Guodo d’Arezzo e della Camu la Casa della Musica di Arezzo e della scuola di musica di Fiesole. Una stagione aperta domenica sera al Teatro Petrarca dal sindaco Alessandro Ghinelli, accompagnato come sempre dalla futura moglie, e dalla direttrice artistica la pianista Rita Cucè che con gli appuntamenti musicali e gli ospiti invitati a suonare dall’anno scorso ha riempito il Petrarca anche la domenica pomeriggio.

Una prima con il teatro pieno anche domenica sera, compreso il loggione da dove si sono sentiti gli applausi più entusiasti. Sì, perché è da poco che a teatro si rivive il clima informale dei palchi di quarto ordine, quest’anno dedicati agli studenti i quali potranno assistere ai concerti pagando il prezzo simbolico di un euro che comprende anche un caffè offerto personalmente dal sindaco Ghinelli, il che vuol dire praticamente gratis. E siccome proprio gli studenti sono tornati protagonisti dell’offerta culturale musicale, è stato il rappresentante del Liceo Classico Petrarca Tommaso Bocconi a presentare con parole sue, insieme con il sindaco e Rita Cucé, la serata dedicata a Vivaldi e alle sue quattro stagioni eseguite dalla Camerata Strumentale “Città di Prato” con i virtuosismi della violinista Maria Grazia Raimondi solista e Luigi Piovano maestro concertatore e basso continuo. Largo ai giovani, verrebbe da dire, perché la formula funziona.

Musica per immagini, dicevamo. Durante il concerto infatti ad accompagnare lo spettatore a spasso nelle stagioni oltre alle partiture di Vivaldi e all’inconsueto suono del clavicembalo, c’era la sand artist Giulia Rubenni, in arte Ghibli, che con la sabbia su tavolo luminoso proiettato su un grande schermo ha creato la sua personale interpretazione del passare del tempo. Un viaggio tra melodie conosciute da tutti, dove ogni stagione racchiude una piccola perla che rimane impressa nella memoria. E’ stato facile, piacevole ed emozionante seguire le volute di sabbia trasformate in farfalle con piccoli tocchi in punta di dita. Una grazia tutta femminile visto che anche i violini erano in gran parte donne. La Camerata Strumentale “Città di Prato”, nata nel gennaio del 1998 da un'idea di Riccardo Muti, è stata generosa e accolta con calore dal pubblico, sempre più giovane, che già l’anno scorso ha dimostrato di apprezzare l’appuntamento domenicale con la musica classica. Richiamati più volte sul palco, i maestri, dopo aver eseguito oltre alle Quattro Stagioni anche la Sinfonia in sol maggiore RV 149 e il concerto in sol maggiore RV 151, sempre di Vivaldi, diretti dal violinista Luigi Piovano, hanno concesso il bis, un altro tocco d’estate giusto per affrontare meglio l’autunno. “Ogni volta che suoniamo ad Arezzo veniamo accolti con generoso affetto - ha detto al pubblico il maestro concertatore Luigi Piovano, che è anche primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e suona un violoncello Alessandro Gagliano del 1710 - e stasera poi non ci volete proprio mandare a casa”. E’ bastato un bis, con un altro campo di grano di sabbia, per uscire verso una fresca notte d’autunno.