"Mater teatro" quando gli angeli diventano "attori di Dio" per vincere la paura. Il film

Dal terremoto con il miracolo della Madonna del Conforto alle edicole votive, viaggio fra teatro, musica e cinema nei luoghi sacri con la Libera Accademia e la Fez Film. Domenica anteprima all'Oratorio dei Santi Lorentino e Pergentino di via Cavour

Mater teatro

Mater teatro

Arezzo 19 giugno 2021 - Sono tornati, sono tra noi. Hanno sentito la paura, la disperazione, le imprecazioni ma poche, poche preghiere. Gli angeli, o forse è meglio dire gli “attori di Dio”, sono tornati per invitare gli uomini ad alzare la testa, a smettere di guardare in terra con il cuore chiuso dall’angoscia e di rivolgere lo sguardo là dove c’è il volto della Madonna. E il luogo più vicino tra terra e cielo è sopra le nostre teste, nelle immagini sacre delle edicole votive. Se si può sintetizzare in poche parole un progetto durato un anno e cambiato in corso d’opera da spettacolo itinerante con pubblico presente a film, queste sono le migliori che abbiamo trovato. 

Ma bisogna ascoltarli di persona questi “angeli” che ci accompagnano nelle notti aretine tra il silenzio delle strade deserte di una città chiusa per pandemia. Un viaggio tra strade, piazze, chiese, in cerca di segnali, di presenze, di simboli, di cene sacre tra pane spezzato e zuppato nel vino come si faceva nelle campagne. Partendo da lontano, dalla devozione di Arezzo per la sua Madonna, Bianca Regina Fulgida, pregata durante il terremoto del 1796 e le pandemie di peste nera del Trecento, del Cinquecento, del Seicento. “Nessuno l’avrebbe mai detto. D’improvviso tutto è cambiato”. Già, e la paura ha preso il sopravvento.  Allora su la testa nella speranza, nella bellezza, nell’amore. “Maria ha accolto il dolore”.

“Mater teatro” è’ un film pieno di sguardi, di silenzi, di volti in primo piano, di invito alla riflessione e ai valori, di parole scelte quello che verrà presentato domani domenica nell’Oratorio dei Santi Lorentino e Pergentino in via Cavour ad Arezzo alle 17 per i sostenitori del progetto, alle 18 e alle 19 a partecipazione libera e gratuita. Protagonisti  Amina Kovacevich e Uberto Kovacevich della Libera Accademia del Teatro, Fernando Maraghini e Maria Erika Pacileo della Fez Film, e Silvia Martini dell’associazione No Mad Filodramma. Un progetto che ha vinto il bando “Arezzo non molla e riparte 2020” della Fondazione Guido d’Arezzo, col patrocinio dalla Diocesi. 

Hanno girato di notte nelle vie del centro storico, all’alba a Castelsecco o in piazza Grande, hanno creato per immagini icone delle icone partendo da una delle più belle edicole di Arezzo, l’Annunciazione di Spinello sulla facciata della Santissima Annunziata: “La vedo ogni volta che entro ed esco dalla Libera Accademia - spiega Uberto Kovacevich ideatore del progetto - e ogni volta mi chiedo quanti di noi le guardano con attenzione”. Ne è nato un omaggio e un momento di riflessione condiviso con una squadra di professionisti amici da quarant’anni, uniti nell’intento e nello spirito. Saranno loro ad accompagnarci dentro questa arte sacra di strada attraverso il linguaggio del cinema, del teatro, della musica. L’evento di domenica, salutato come ripartenza dal direttore della Fondazione Lorenzo Cinatti,  dà anche il via alla rassegna estiva “Infra arte” che si terrà nell’Oratorio, annunciata da  Gabriele Garzi della Libreria Feltrinelli, uno spazio laboratorio di  fotografia, opere concettuali e videoproiezioni per esplorare il mondo contemporaneo.