Vantaggiato e Cutolo (foto Novi)
Livorno - Grande euforia nell'ambiente amaranto dopo il nettissimo 4-0 in casa della Ternana, che fa seguito al 6-0 rifilato al Trapani in casa una settimana prima.
Ora il Livorno si consolida nelle posizioni di vertice della classifica di Serie B e tira a lucido i suoi gioielli: Cutolo e Vantaggiato su tutti, ma anche Siligardi, tutti e tre protagonisti di prestazioni eccellenti.
Ma la strada è ancora lunga. Felicità, ottimismo, certo, ma piedi per terra. Sabato prossimo al ‘Picchi’ arriverà lo Spezia, che è in ripresa e che è un avversario storico per gli amaranto. L’ultimo confronto all’Ardenza, due stagioni fa, si concluse con la vittoria dei liguri per 5-1, mentre al ritorno prevalse il Livorno nella partita in cui Siligardi si infortunò gravemente. Chiaro dunque che per la sfida di sabato prossimo si coltivano grandi aspettative.
Vantaggiato suona la carica: “A Terni abbiamo dimostrato che quando siamo liberi mentalmente giochiamo con serenità e che possiamo fare bene in ogni gara dice a Livornocalcio.it. Siamo forti e non dobbiamo farci problemi se c'è qualche difficoltà. È importante anche avere un equilibrio nel gioco; in difesa subiamo meno e questo aiuta tutto il gruppo. Ora guardiamo allo Spezia, è importante continuare a fare risultato. Non vogliamo perdere terreno dalle altre squadre e ci teniamo a fare tre punti anche sabato prossimo".
Gli fa eco Emerson: "Siamo contenti per la nostra gente, per chi ci ha seguito qui a Terni e da casa. Vincere aiuta ad allenarci bene in settimana - riporta Livornocalcio.it - ma dobbiamo stare calmi con le aspettative pensando di partita in partita. Dobbiamo concedere ancora di meno anche se il fatto di segnare tanto può portare a qualche rilassatezza. Il merito di non aver preso gol anche oggi è anche del resto della squadra che aiuta la retroguardia".
Una annotazione sui tifosi amaranto, che ci pare doverosa. Sabato scorso erano in tanti, a Terni, non solo per sostenere la squadra amaranto, ma anche per solidarizzare con i lavoratori umbri che stanno vivendo il dramma dei 500 licenziamenti annunciati dalle Acciaierie.