Elezioni comunali (NewPress)
Firenze, 31 ottobre 2021 - L’altro giorno ho incontrato un esponente del centrodestra toscano che solitamente non ha peli sulla lingua. Il dialogo più o meno è stato di questo tipo.
"Certo nel centrodestra anche in Toscana non state molto bene tra rivalità e rancori". Risposta schietta e semplice: "Di certo. Ma se continua per settimane a fare polemica sul green pass con posizioni ideologiche e basta non si va da nessuna parte... la gente ha bisogno di concretezza, risposte ai problemi, soluzioni per ripartire, vuole sentire che gli siamo vicini con proposte e idee, sia che si sia all’opposizione o al governo. Ma invece che pensare al green pass vogliamo riflettere che a Firenze per 75 posti pubblici si sono presentati alla selezioni in oltre diecimila persone e quasi tutti neo laureati in cerca di prima occupazione. Di questo ci dovremo occupare...".
Parole esemplari per far capire che anche le forze del centrodestra devono stare di più in mezzo alla gente e meno nei palazzi. Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Coraggio Italia devono essere più connessi con il Paese reale e meno con i piani alti. Specialmente le forze nate più dal popolo come FdI e Lega stanno perdendo smalto proprio nelle piazza non da riempire nelle manifestazioni ma da ascoltare tutti i giorni. I numeri dei sondaggi potrebbero aver innescato una sorta di sindrome da numero 1.
Sarebbe sbagliato dimenticare o mettere da parte da dove si viene. In questo si innesta la scelta dei candidati. Non possono essere i numeri, anche in questo caso a contare, ma i nomi, il profilo, il curriculum, il rapporto con la gente. Le partite per le amministrative del 2022 si giocano da adesso: si è capito finalmente, con l’ultimo voto alle comunali, quanto è importate scegliere le persone giuste (autorevoli) al momento giusto (con ampio margine di campagna elettorale). Sbagliare ancora sarebbe delittuoso. Perché il ricambio alla guida e l’alternanza amministrativa fa parte dello spirito democratico più autentico e puro.