Strage di Viareggio, il consulente della Procura: "Fu un picchetto a causare la fuoriuscita del gpl"

L'ex sindaco: "Napolitano incontri il bimbo che nella strage perse la madre e i due fratellini più piccoli" / STRAGE LA CITTA' RICORDA LE VITTIME / LE IMMAGINI

La terribile immagine della notte della strage (foto Umicini)

La terribile immagine della notte della strage (foto Umicini)

Viareggio, 12 novembre 2014 - Lo squarcio nella cisterna da cui fuoriuscì il gpl che esplose fu provocato dall'impatto con un picchetto segnacurve, vicino ai binari. Lo ha affermato il consulente della procura di Lucca, il professor Paolo Toni, durante l'udienza di oggi del processo sulla strage di Viareggio, del 29 giugno 2009, che provocò 32 morti. A differenza di quanto sostengono le Ferrovie, quindi, secondo il consulente della procura non fu la deviata a zampa di lepre, che fa parte di uno scambio, a provocare lo squarcio. Già docente del dipartimento di ingegneria meccanica dell'università di Firenze, Toni ha seguito gli accertamenti tecnici dell'inchiesta fin dalle prime battute. Stando alla sua deposizione, la causa principale del deragliamento del treno fu la rottura di un asse di uno dei carrelli del vagone che trasportava gpl. 

Intanto a un anno esatto dall'inizio del processo per la strage ferroviaria di Viareggio Luca Lunardini, all'epoca del disastro sindaco di Viareggio, rompe il suo silenzio con una lettera aperta nella quale fa appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché inviti al Quirinale il piccolo Leonardo Piagentini, il bimbo ora tredicenne che nella strage perse la madre e i due fratellini più piccoli e che è diventato uno dei simboli della tragedia. Proprio Napolitano andò a trovare Leonardo durante la degenza all'ospedale Versilia nel giorno dei funerali di Stato per le vittime della strage. Un incontro toccante che commosse l'Italia intera. "Sarebbe la chiara evidenza - scrive Lunardini - di quanto l'Italia tutta soffra quelle tragiche morti e voglia restare vicina a chi oggi può solo piangere chi non c'è più"