Lo chiudono a chiave in camera poi devastano la casa in pieno giorno

La vittima dei banditi è Nicodemo Pistoia, campeggiatore di Torre

Nicodemo Pistoia e la sua famiglia sono scioccati

Nicodemo Pistoia e la sua famiglia sono scioccati

Viareggio, 20 giugno 2016 - ORMAI l’Italia è terra di nessuno, e non solo Torre del Lago. Ultima vittima del Belpaese ridotto a teatro di scorribande di malavitosi, anche stranieri come se non bastassero quelli italiani, è Nicodemo Pistoia, il campeggiatore che era stato assessore nella giunta di Luca Lunardini. I ladri, con qualche sospetto che siano dell'Est europeo, gli sono entrati in casa ieri mattina, hanno devastato tutto indisturbati, aperto e vuotato la cassaforte con l’incasso del weekend, rubato ogni pur minimo gioiello che hanno trovato. A quell’ora nell’abitazione c’era solo il figlio, diciannovenne, che dormiva in mansarda profondamente come fanno i ragazzi dopo la giusta notte di divertimento: i banditi l’hanno chiuso a chiave dentro, ma per fortuna lui non s’è accorto di nulla. «A parte tutti i reati, il furto, la violazione del domicilio, quello di averlo chiuso dentro a chiave non è sequestro di persona? – chiede l’imprenditore – Se avevo chiuso io il ladro in una camera non mi avrebbero accusato di sequestro di persona, come è già accaduto ad altri malcapitati italiani? Non è più vita, non si può più vivere».

Il sospetto che i malviventi possano essere bulgari è nato dal fatto che nei giorni scorsi i vicini hanno visto aggirarsi nella zona una Bmw con una targa dell’Est Europa. Ma è tutto da confermare, a Torre del Lago le presenze straniere da ogni dove fanno una normale folla quotidiana. Il racconto di Nicodemo Pistoia è agghiacciante, è quello che da un momento all’altro può accadere a tutti noi: «Io sono uscito di casa alle 6 per andare a lavorare al campeggio. Mia moglie mi ha seguito alle 9. L’assalto è avvenuto tra le 9 e le 13, quando siamo tornati. I ladri sono entrati in casa e hanno messo tutto a soqquadro, spaccando quel che gli pareva. Mio figlio dormiva e l’hanno chiuso a chiave in mansarda. Per fortuna non s’è accorto di nulla, perché sul tavolo di cucina abbiamo trovato un lungo coltello, preso dai cassetti, e non ce lo avevamo lasciato noi. Hanno tagliato la cassaforte col frullino, c’era anche l’incasso del campeggio che non avevo ancora versato in banca. Hanno portato via qualsiasi cosa di valore, non è rimasta nemmeno una catenina».

Lo shock all’ora di pranzo è stato terribile: «Siamo tornati a casa e era tutto aperto. Però mentre rubavano l’avevano chiusa per agire con calma. E’ evidente che prima di entrare hanno aspettato che uscissimo. Mio figlio però dormiva e così non hanno più atteso e l’hanno chiuso in mansarda a chiave. Quando abbiamo fatto il giro delle stanze siamo rimasti senza fiato. Tutto spaccato, tutto buttato all’aria, tutto violato, a partire dalle camere da letto. E poi uno pensa di starsene sicuro in casa, a Torre del Lago».