Del Ghingaro e Alberici nel limbo. Sospesa la consegna della tessera Pd

Il sindaco ha dato l’annuncio su Facebook, ed è subito polemica

Giorgio Del Ghingaro

Giorgio Del Ghingaro

Viareggio, 5 ottobre 2015 -  DEL GHINGARO sospeso dal tesseramento del Pd di Lucca. Come il suo braccio destro Valter Alberici, parimenti iscritto alla sezione centro. Il sindaco ha dato l’annuncio su Facebook, ed è subito polemica.

IL SINDACO ha reso nota la lettera inviata dal segretario comunale di Lucca Bambini alla segretaria della sezione centro: le posizione dei due politici «è stata posta all’esame della commissione dei garanti, quindi in attesa di un pronunciamento della commissione la loro iscrizione è sospesa». Quindi niente tessera Pd per Alberici, e Del Ghingaro che scrive: «Una roba veloce che libera coscienze, che pulisce sensi di colpa, che sotterra errori ed omissioni. E’ la prima volta nella storia che si sente dire che siccome una posizione è stata “posta all’esame”, c’è già la conclusione: di fatto il “posizionato” è considerato reo, colpevole, reietto. Il tutto prima di avvertire il diretto interessato, prima di sentire le ragioni di ognuno, prima di far svolgere una normale e ovvia discussione alla commissione dei garanti».

E DUNQUE: «Il commissario versiliese Pd Dati segnala che il sindaco di Viareggio non deve avere la tessera e il Pd di Lucca, col suo scrupoloso e zelante segretario Bambini, esegue. Alla bruciante sconfitta alle amministrative di Viareggio Dati ha sommato quella di Pietrasanta, quella della mancata elezione di un consigliere regionale versiliese, quella sulla figura meschina alle provinciali di pochi giorni orsono. Nessuna discussione politica, nessun approfondimento, neanche un misero gesto di autocritica di un commissario Pd perdente plurimo. Anzi, il contrario, un arrocco infantile dentro il fortino Pd chiuso ai cosiddetti nemici, che addirittura vengono sospesi, espulsi, allontanati. Atti colmi di superbia e di protervia, che contengono giá i prodromi di una inevitabile ennesima sconfitta. Della serie: si rimane in tre, quelli puri, portatori di veritá. Gli altri, la stragrande maggioranza, i portatori di idee e contenuti politici, fuori dalle scatole. Non posso che prenderne atto, rispettare le considerazioni di ognuno, evitare facili ma inopportuni vittimismi e voltare pagina».

LA VICENDA fa seguito alla sospensione e fuoriuscita dal Pd viareggino di Sandra Mei e David Zappelli; dal mancato rinnovo della tessera ad altri esponenti viareggini, con la sorpresa che Fabrizio Miracolo e Giuseppe De Stefano si sono visti assegnare il rinnovo dell’iscrizione, invece, direttamente dal Pd romano. Al richiamo inviato all’ex presidente del consiglio provinciale, reo di aver accettato la nomina nel Cdi del Pucciniano. All’ancora pendente segnalazione a Roma contro la senatrice Manuela Granaiola. Veramente una storia alla Highlander. Che ha già scatenato commenti su Facebook, riassumibili nello status attuale del Pd: Verdini sì, Del Ghingaro no.