Padre di famiglia ucciso da un male incurabile

Era un apprezzato carrozziere

Un ospedale. Nel riquadro, Alessandro Cecchini

Un ospedale. Nel riquadro, Alessandro Cecchini

Viareggio, 16 giugno 2017 - Nonostante la malattia lo avesse colpito un paio d’anni fa, Alessandro Cecchini ha lottato come un leone fino all’ultimo, continuando a dedicarsi anima e corpo sia al suo lavoro di carrozziere che alla propria adorata famiglia. Ma nell’ultimo mese le sue condizioni sono peggiorate e ieri purtroppo ha dovuto arrendersi.

Camaiorese ma residente a Viareggio (al quartiere Varignano) dalla fine degli anni ’90, Alessandro aveva 51 anni, era sposato con Cristiana e aveva due figlie gemelle di 25 anni, Sarah e Alessia. Il loro amore è stato immenso e stavolta toccherà alla comunità camaiorese far sentire il proprio affetto a una famiglia molto provata dal dolore. Non solo verso la moglie e le figlie, ma anche con la mamma Anna, la sorella Paola e il fratello Andrea, il quale lo ricorda con poche ma significative parole: «E’ stato una grande persona».

Per la famiglia Cecchini, tra l’altro, è stata dura rivivere un altro lutto simile a quello avvenuto diversi anni fa: anche il padre di Alessandro, Amaddio, era scomparso a causa di un male incurabile.

Lo piangono non solo i familiari, ma anche i tanti amici che aveva e i colleghi di lavoro. Da almeno 22 anni Alessandro lavorara alla carrozzeria «Stylauto» di Lido di Camaiore proprio insieme al fratello Andrea. «Fino a quaranta giorni fa – ricorda – Alessandro andava al lavoro stringendo i denti e lottando fino in fondo. Non si è mai arreso». Da giovanissimo era stato inoltre uno dei primi atleti in Versilia a praticare kickboxing, disputando diverse gare, ma poi ha preferito dedicarsi al lavoro e alla famiglia. La salma si trova alla cappellina della Misericordia di Camaiore, in via dell’Angelo, mentre i funerali si terranno oggi pomeriggio alle 16 alla chiesa della Badia di Camaiore. Alla famiglia Cecchini vadano le condoglianze della redazione.