Bambi morta per freddo e burocrazia. Vana la corsa per salvare una femmina di daino

Era caduta nel canale della Bufalina. Ripescata, è arrivata tardi dal veterinario

La femmina di daino tirata a riva e in attesa di soccorso

La femmina di daino tirata a riva e in attesa di soccorso

Viareggio, 17 gennaio 2018 -  L’HANNO battezzata affettuosamente Bambi. Ma nonostante tutti gli sforzi per salvarla, Bambi non ce l’ha fatta: il daino femmina, caduto accidentalmente nel fosso della Bufalina all’altezza del Santuario di Padre Pio, è morta. Morta anche a causa della burocrazia e del rimpallo di competenze. A nulla è valso il gesto eroico di un ex ufficiale della Marina, che si è gettato nelle acque, sfidando il freddo, e riuscendo a tirarla fuori. Alcuni cittadini che si sono trovati lì per caso l’hanno soccorsa, coperta con un asciugamano e ricoperta di tante carezze e affetto. E hanno subito fatto scattare l’sos tramite telefono, Facebook e WhatsApp: sul posto sono arrivati i volontari del Vega Soccorso, che hanno constatato lo stato di shock dell’animale. Magrissimo, impaurito e affaticato: fatiche estreme per i daini possono essere fatali. Poi sono arrivate le guardie del Parco, che hanno contattato le cliniche convenzionate con la Regione. Che hanno risposto picche: la convenzione è scaduta.

DOPO due ore dal salvataggio, i volontari di Vega hanno deciso di portare Bambi dal loro veterinario di fiducia, a Pietrasanta, che le ha diagnosticato un’infezione e poi non ha potuto far altro che constatarne il decesso. «Anche se non eravamo nel nostro territorio di competenza – racconta Francesca Roberta Grassi di Vega, che quest’anno ha soccorso 1650 animali – siamo intervenuti, così come facciamo spesso. Ma non c’è stato niente da fare: era debilitata, forse era incinta, in un animale selvatico ci sta di tutto. Noi stiamo operando senza convenzione, ma non ci tiriamo indietro. C’è un decreto che obbliga gli enti al soccorso della fauna selvatica ferita e in difficoltà, invece è tutto un caos: la Regione non è capace di rispettare le stesse leggi che emana. Le convenzioni scadute il 31 agosto dello scorso anno sono state confermate il 21 dicembre con scadenza il 31 dicembre. Le associazioni e i centri di recupero hanno operato senza nemmeno l’importo assegnato. E ora la musica non è cambiata: le convenzioni non ci sono, siamo lasciati soli».

CHISSÀ quanto tempo Bambi è rimasta ostaggio della Bufalina. Chissà se con un intervento tempestivo avrebbe potuto essere salvata. Ma laggiù, al confine tra le province di Lucca e Pisa, tra rimpalli di responsabilità e mancanza di legge, proliferano spaccio e delinquenza e incuria. Laggiù un tempo chiamato il «confino», oggi la terra di nessuno.

D.P.