Causa Burlamacco-Comune, il giudice auspica una transazione

Fissata la prima udienza. Negato il rinvio chiesto dai legali del Municipio

Il commissario Stefano Pozzoli (foto Umicini)

Il commissario Stefano Pozzoli (foto Umicini)

Viareggio, 1 maggio 2015 - Sarà discussa a settembre la causa civile che la Fondazione Carnevale ha messo in piedi contro il Comune di Viareggio. In ballo circa 1,4 milioni di euro, uno dei quali circa derivante dal mancato contributo erogato dalla giunta Betti a Palazzo delle Muse per l’edizione 2015. Il rimanente riguarda il pagamento dei vigili urbani dal 2005 al 2013 che Burlamacco reputa non dovuto. Ieri si è svolta l’udienza preliminare. Il comune aveva chiesto un rinvio, ma la Fondazione Carnevale non ha dato l’assenso ritenendo la richiesta immotivata in assenza di una trattativa di transazione.

La Fondazione aveva dato mandato all’avvocato Gaetano Viciconte del foro di Firenze di recuperare i crediti vantati nei confronti dell’amministrazione comunale su un doppio versante. Per quanto riguarda l’utilizzo dei vigili urbani durante le domeniche dei corsi, già da due anni il Comune riconosce che Burlamacco non debba pagare un euro. Su questa scorta il commissario Stefano Pozzoli richiede gli arretrati pagati fra il 2005 e il 2013.

Diversa invece la questione legata al famoso contributo da 1,4 milioni promesso dall’ex sindaco Betti all’ex presidente della Fondazione Stefano Pasquinucci. Non esiste al riguardo un preciso impegno di giunta, ma il fondamento giuridico su cui si basa la causa civile intentata dalla Fondazione Carnevale si basa sul fatto che la stessa giunta Betti versò un doppio contributo deliberandolo come due dodicesimi del complessivo contributo spettante alla Fondazione. Ieri alla prima udienza il giudice ha stabilito che il procedimento si svolgerà secondo rito ordinario e ha fissato la prima udienza al 25 settembre 2015 auspicando nel contempo una transazione fra le parti. Transazione che, inevitabilmente dovrà coinvolgere il nuovo sindaco e l’Organismo straordinario di liquidazione.IN QUESTI termini, la causa intentata dalla Fondazione al comune rischia chiaramente di finire nell’elenco delle liti giudiziarie pendenti – e nelle quali il comune rischia di soccombere – elenco che è stato chiesto all’avvocatura comunale da parte dell’Organismo straordinario di liquidazione. In esse sono compresi possibili nuovi debiti da aggiungere al disavanzo consolidato del dissesto, e per i quali potrebbe prospettarsi una transazione generale gestita dall’Osl in maniera analoga a quanto accade nei piani di concordati destinati ai creditori delle aziende in stato di fallimento.