"Aggredito di notte per i soldi. Un’esperienza agghiacciante"

Forte, parla il ristoratore aggredito: "E’ stato un uomo biondo"

 Nicola Girardi non dimenticherà l’aggressione avvenuta vicino al suo ristorante, il «Brilliant»

Nicola Girardi non dimenticherà l’aggressione avvenuta vicino al suo ristorante, il «Brilliant»

Forte dei Marmi, 1 settembre 2015 - PARLA il ristoratore rapinato a pochi passi dal suo locale al Forte: i due ladri si sono portati via 5mila euro e lo lasciano privo di conoscenza su una panchina. È ancora visibilmente scosso dalla scioccante vicenda che ha vissuto alcuni giorni fa, Nicola Girardi, stimato ristoratore che gestisce l’enoteca ristorante ‘Brilliant’ di Forte dei marmi. Erano le 2,30 di mattina quando, arrivato nel parcheggio vicino al ristorante in pieno centro di Forte dei Marmi, l’imprenditore è stato aggredito alle spalle e rapinato dell’incasso giornaliero del locale, del denaro personale e un orologio di valore. Totale 5mila euro. L’uomo è stato ritrovato su una panchina da un netturbino alle 8 di mattina, sdraiato come se dormisse.

«Sono passate alcune persone nella notte – racconta – e vedendomi sdraiato in posizione di riposo e che avevo rimesso, hanno pensato che ero un vagabondo ubriaco e non mi hanno soccorso. Soltanto la mattina, alcune persone che conosco perché parcheggio spesso l’auto lì, mi hanno soccorso». L’imprenditore è stato ricoverato al Versilia con una frattura alla parte posteriore del collo, un ematoma cerebrale che, come racconta lo stesso Girardi, «mi da’ qualche problema la sera nel parlare. Per fortuna è temporanea la cosa e devo bere molta acqua per contrastare l’ematoma». A questo si deve aggiungere anche qualche problema di vista all’occhio destro.

Girardi non si è accorto di nulla: «Avevo la borsa con me: stavo passeggiando verso l’auto. Arrivato a una trentina di metri dal mezzo ho visto seduto sul marciapiede di fronte a me un uomo sulla trentina, capelli biondi lunghi. La sua visione mi ha provocato un brivido, ma non ci ho dato importanza ed ho continuato per la mia destinazione. Quando sono arrivato a pochi metri da lui, il vuoto. Mi sono risvegliato in ospedale la mattina dopo. Non mi ricordo niente di quello che è successo. Oltre a quell’uomo il mio ultimo ricordo è un’ombra alle mie spalle. Mi hanno raccontato che sono stato aggredito alle spalle ed i segni evidenti ne sono la prova. Ora come sto? Scosso, decisamente, adesso devo capire cosa voglio fare, è la prima volta che mi è successo».

Alfredo Marchetti