Abusivi, l’assedio della Passeggiata: così si allarga il bazar dell’illegalità

I vucumpra’ seguono la folla: ormai Lido 'tira' più di Viareggio

Gli abusivi in passeggiata

Gli abusivi in passeggiata

Viareggio, 26 aprile 2016 - IL MERCATO abusivo lungo la Passeggiata non ha proprio più confini. I “piazzisti di chincaglierie” sono schierati in forze con i loro tappetini d’ordinanza. Vendono (e svendono) di tutto: cinture, borse, strani aggeggi di gomma che rimbalzano a terra e via così. Mancano all’appello solo i cd taroccati, ormai considerati fuori moda e superati dagli mp3 rigorosamente contraffatti. Praticamente un mercato parallelo che inizia a Lido di Camaiore, «gira» in spiaggia e poi scende fino a Viareggio per tampinare le frotte di turisti.

La cartolina del 25 aprile in città è anche questa: decine di vu’ cumpra’ che cercano di piazzare a ogni costo le loro merci a migliaia di visitatori. Il lungomare versiliese assomiglia a una specie di gran bazar fluttuante e disordinato.

CON l’avvicinarsi della stagione balneare, e come ogni anno d’altra parte, dai treni scende una marea di venditori abusivi che, come spiega Carmelo Donzella, presidente dei commercianti di Lido di Camaiore, «segue i flussi economici». E’ successo ieri. Succede ogni weekend, meglio se accompagnato da una festività: gli abusivi hanno anche capito che Lido tira più di Viareggio, oramai. «Dove c’è gente ci sono loro – prosegue Donzella – Siamo sotto assedio, da anni lo diciamo, da anni nessuno fa niente, tutto sembra inutitile».

GLI ABUSIVI sono un esercito: arrivano da Pisa, Pontedera, Pistoia e non si schiodano fino al calare del sole. E se intuiscono che la tradizionale postazione è sotto controllo si spostano di pochi metri. Con un risultato: il problema non si risolve ma semplicemente si sposta. «Non capisco perché – prosegue il presidente dei commercianti di Lido – noi siamo continuamente sotto controllo e siamo multati anche per schiocchezze, mentre ci sono persone senza nessun permesso che continuano a fare quello che gli pare. Non è normale che in un giorno di festa, come questo, quasi tutte le panchine debbano servire come base operativa per smerciare merce illegale».

ANCHE la presidente di Confesercenti Versilia Esmeralda Giampaoli parla «di una lotta che va avanti da anni» e che gli abusivi lungo le nostre strade «sono solo l’ultimo anello di una tortuosa catena dell’illegalità». «Oltre al danno economico – aggiunge – è una questione di decoro. I controlli ci sono ma mi rendo conto che è dura: a volte sembra di giocare a guardie e ladri».