Poliziotto uccide la moglie, poi si spara con il fucile. Trovati biglietti e una lettera

Tragedia a Città di Castello: trovati morti nel garage / CITTA' DI CASTELLO PIANGE LAURA

YURI E LAURA

YURI E LAURA

Città di Castello, 7 marzo 2015 - HA UCCISO la moglie con un fucile a pompa, poi ha girato l’arma contro se stesso e si è tolto la vita. Tragedia ieri sera a Città di Castello in località Uppiano dove Yuri Nardi, 41 anni poliziotto in forza alla Volante del commissariato tifernate, ha prima sparato alla moglie Laura Arcaleni, 40 anni anche lei tifernate, titolare di una cooperativa sociale, poi si è a sua volta ucciso.

L’OMICIDIO-SUICIDIO si è consumato attorno alle 20 in località Uppiano, una frazione nelle colline a pochi chilometri da Villa Montesca, dove la coppia sposata da tempo, viveva. A trovare Yuri e la moglie, entrambi privi di vita, sarebbe stato un collaboratore della donna che avrebbe notato la luce ancora accesa nel locale-garage, solitamente spenta a quell’ora ed ha pensato che fosse successo qualcosa di strano. L’uomo dunque ha saltato la recinzione e si è trovato davanti la terribile scena. I corpi di Yuri e Laura riversi a terra, morti. Da qui è scattato l’allarme al 113 con gli agenti colleghi di Nardi che sono arrivati sul posto guidati dal dirigente, vice questore aggiunto Marco Tangorra.

A UPPIANO, dove Laura da tempo gestiva una cooperativa che si muove nell’ambito sociale, è arrivato anche il pubblico ministero Manuela Comodi per gli accertamenti del caso. I rilievi sono stati effettuati dai poliziotti della Scientifica. Dalle prime indiscrezioni che trapelano sembra che la donna sia stata colpita alla testa con un colpo sparato dal marito, al termine di una lite. Nardi ha imbracciato l’arma, regolarmente detenuta, ed ha sparato, poi se l’è girata contro se stesso e si è ucciso. Sul luogo dell’omicidio suicidio anche i carabinieri di Città di Castello. La coppia era molto conosciuta nel capoluogo tifernate. Yuri Nardi agente della Volante aveva fatto il turno di notte, smontando venerdì mattina: era stato in servizio durante l’emergenza maltempo che in questi giorni ha colpito parte del Comune tifernate e San Giustino. Nessuno dei colleghi che hanno trascorso con lui le ultime settimane nei turni di servizio (con alcuni dei quali lavora da anni), aveva avuto il minimo sospetto di quanto poi sarebbe accaduto. Lei in passato aveva lavorato alla Croce Rossa Italiana. La notizia è subito rimbalzata in città dove la coppia era molto conosciuta, destando un profondo cordoglio.

Ci sono più biglietti e una lettera, lasciati da Nardi, al vaglio della polizia. Gli scritti non conterrebbero alcun annuncio esplicito dell'omicidio ma diversi elementi utili per ricostruire quanto successo nel garage della villetta. Dagli accertamenti è infatti emerso che la coppia era in crisi ed è questa la pista che continuano a privilegiare gli investigatori.