Pieve del Vescovo è in vendita: primi contatti per valutare il castello

Ma dalla Curia perugina filtra: «Al momento nulla di concreto»

Una visita guidata dentro il Castello di Pieve del Vescovo

Una visita guidata dentro il Castello di Pieve del Vescovo

Corciano, 28 giugno 2016 - Si sono già presentati cinque o sei «intermediari». Manager italiani che agiscono per conto quasi sempre di gruppi imprenditoriali stranieri. Hanno visitato il castello, chiesto informazioni su quanto è stato fatto e quanto ci sarebbe ancora da fare per completarne la ristrutturazione. Ma per adesso nessuno ha manifestato la chiara volontà di acquistarlo. Solo «sondaggi» insomma. Per farne cosa? L’idea è di una struttura alberghiera. Il Castello di Pieve del Vescovo, splendida fortezza Medievale ai piedi di Corciano, è sul mercato. La struttura di proprietà della Curia arcivescovile di Perugia-Città della Pieve, fa parte infatti di un piano generale di razionalizzazione dei beni immobili della Chiesa Perugina. .

Fonti del vescovado precisano che il castello «è un bene a cui la Curia tiene moltissimo» e che prima di essere eventualmente venduto «la riflessione sarà molto approfondita». Non sarà insomma una cessione scontata al primo offerente. «In realtà non è esattamente in vendita» sottolineano da piazza IV Novembre. «Ma può essere visitato da chi ha interesse, questo sì». Insomma da piazza IV Novembre frenano comprensibilmente, ma la sostanza cambia poco. Al momento non è stata fatta una valutazione del bene e comunque l’ultima parola – in caso ci fosse un’offerta concreta – spetterebbe sempre al Cardinale.

La storia di questa dimora è travagliata, lo sanno bene i corcianesi, ma anche i perugini. Ma negli ultimi anni grazie al lavoro che all’interno sta svolgendo al Scuola Edile, il Castello sta recuperando ni suoi antichi fasti. Dal ’99 infatti la fortezza è stata ceduta alla Scuola in comodato d’uso per 45 anni. Dentro si svolgono laboratori e recuperi veri e propri, con studenti e professionisti. E in 17 anni di interventi sono stati fatti passi in avanti molto importanti.

Basti ricordare la realizzazione del Museo Diocesano Diffuso di Pieve del Vescovo., di un auditorium dove un tempo c’era la stalla, degli interventi di recupero nella cappella interna di San Giovanni e quella in alcune sale interne. Certo servirebbero fondi, ma il lavoro di lento recupero sta continuando pur tra tante difficoltà.

Nei secoli il Cacstello ha subìto profonde trasformazioni: le prime testimonianza risalgono al 1200, poi da fortezza Medievale è diventata residenza lussuosa nel 1500, fino a dimora estiva dei vescovi perugini tra l’800 e il ’900. La cronaca degli ultimi 70 anni racconta che lì furono ospitati orfani, poi i semiaristi, poi ancora divenne residenza obbligata per alcuni ergastolani. Tra leggenda e verità, c’è un po’ di tutto. Uno degli episodi più inquietanti fu quello dell’incendio del marzo 94, attribuito a persone che all’interno del Castello svolgevano riti satanici (i segni sono ancora oggi evidenti).