"Luisa Spagnoli" e il tesoro ritrovato, restaurati gli affreschi di Dottori

Le opere del celebre futurista, commissionate nel ’48, recuperate grazie alla sensibilità dell’attuale ad Nicoletta Spagnoli

L’inaugurazione del restauro del ‘borgo dei servizi’ creato all’interno dello stabilimento Luisa Spagnoli nel ’48

L’inaugurazione del restauro del ‘borgo dei servizi’ creato all’interno dello stabilimento Luisa Spagnoli nel ’48

Perugia, 24 marzo 2017- La storia di una grande impresa e di una grande famiglia (capace di creare persino un borgo pieno di servizi per i suoi dipendenti all’interno dell’azienda), che si intreccia con quella di un grande artista del Novecento: il maestro dell’Aeropittura Gerardo Dottori. Un percorso condiviso tra eccellenze diverse che il passare del tempo aveva rischiato di «cancellare» nascondendo quei tesori d’arte, testimonianza di un periodo magico oltre che anticipatore dei tempi, sotto degli itnonaci e delle verniciature ‘moderniste’.

Un legame oggi recuperato grazie alla sensibilità dell’imprenditrice Nicoletta Spagnoli (ad e presidente della Società) che ha consentito di riportare alla luce quel «tesoro» con un prezioso restauro curato dalla dottoressa Francesca Duranti con Alessia Fumi e Annamaria Mantucci, sotto l’egida della Soprintendenza alle belle arti e del critico d’arte e presidente della Fondazione Gerardo Dottori, Massimo Duranti. Quais un anno di paziente e certosino lavoro ha ‘svelato’ il ciclo pittorico dell’artista. Opere commissionate da Mario Spagnoli, imprenditore geniale ma anche mecenate che chiese a Dottori, all’epoca decoratore a Perugia, di abbellire nel 1948 l’interno della sua «cittadella operaia» dove realizzò un asilo nido, una piscina, una biblioteca ma anche botteghe: fornaio, ebanista, fabbro e persino un, impensabile per i tempi, ambulatorio per il pediatra. «Non sapevamo che mio nonno avesse curato anche l’estetica di queste botteghe commissionando tali affreschi. E’ stato proprio grazie a un filmato storico sull’azienda andato in onda sulla Rai che è stata notata la cosa. Di lì l’idea del recupero, perchè come amava ripetere mio padre Lino dal quale ho ricevuto il testimone: chi corre verso il futuro smarrendo la memoria del passato perde la propria identità....».

Gli affreschi di Gerardo Dottori (1884-1977), fiero esponente dell’Aeropittura futurista nonchè stretto collaboratore di Marinetti, sono tornati a splendere ora alla Luisa Spagnoli : una Madonna con Bambino in trono e poi Santa Lucia, protettrice della bottega del fabbro, per poi proseguire con i decori dell’artista per segheria, falegname, ebanista, stagnaro, medico, biblioteca, pediatra. Un recupero straordinario che arricchisce l’offerta culturale di Perugia (orgoglioso all’affollata inaugurazione, il sindaco Andrea Romizi e con lui l’assessore alla cultura Teresa Severini) la cui storia è di fatto legata dai primi del ’900 a quella della Luisa Spagnoli. «Presto riattiveremo la biblioteca» ha annunciato Nicoletta Spagnoli che dai propri avi ha ereditato non solo le capacità imprenditoriali e la creatività ma anche la sensibilità verso la collettività. Unico ’pezzo’ mancante per la fedele ricostruzione di quella ’cittadella operaia’ voluta da Mario Spagnoli, la fontana dello scultore Ravazzi. «Non è andata perduta però – svela Mariella Spagnoli –. Mario infatti la portò alla Città della Domenica dove si trova tuttora».