Arbitra in shorts, si sfoga il padre: «Virginia si stava solo allenando»

Parla Alfredo Casalicchio: «Dovrebbero invece sanzionare le società»

L'arbitro in shorts

L'arbitro in shorts

Perugia, 24 agosto 2017 - «Virginia ha arbitrato l’amichevole in shorts perché era allo stadio Muzi per allenarsi, quello è il suo classico abbigliamento estivo che utilizza per correre. Le società di calcio hanno chiesto gentilmente se volesse dirigere la sfida e ha risposto di sì. Certo, non mi aspettavo che ci fosse tutto questo clamore mediatico». E’ incredulo e deluso Alfredo Casalicchio, il padre di Virginia, il «fischietto» della sezione di Orvieto finito nel mirino del settore arbitrale per aver condotto domenica scorsa l’amichevole Orvietana-Pontevecchio senza autorizzazione. «Siamo molto amareggiati», dice.

VIRGINIA è iscritta all’Aia dal 2007. Il padre, ex cestista, lavora nella farmacia dell’ospedale e segue sempre la figlia quando va a dirigere le partite. Un percorso in divisa cominciato tanti anni fa, fatto di sacrifici, allenamenti e tanta passione, che hanno portato Virginia ad essere un direttore di gara molto apprezzato. «In tutti questi anni non si è mai lamentata, quindi non credo abbia avuto difficoltà o problemi ad arbitrare solo perchè è una donna», precisa Alfredo. Ora però questa leggerezza potrebbe costare caro alla ventisettenne, arbitro di calcio a 5 dal 2010. «E’ assurdo - continua il padre della ragazza –. Mia figlia mi ha detto che era allo stadio non certo per arbitrare. Ovviamente, appena è uscita la notizia, ne abbiamo parlato. Mi sono chiesto come mai la gara, durante la quale entrambe le squadre non hanno fatto altro che litigare, sia passata in secondo piano, mentre invece si è parlato soltanto di lei e del suo abbigliamento... ».

L’ACCADUTO è stato segnalato alla Procura arbitrale e adesso Virginia rischia una sospensione. «Inutile nascondere che ci siamo rimasti male – conclude Alfredo –. Oltre a punire lei, dovrebbero prendere provvedimenti anche nei confronti delle società. Purtroppo i club sanno che senza autorizzazione non dovrebbero invitare gli arbitri federali a partecipare alle amichevoli, ma purtroppo continuano a farlo».