Arriva il badge anche nelle vigne e scatta la polemica

"L'introduzione del badge permette peraltro ai dipendenti di accedere alla busta paga e ai dati previdenziali, subito e nella maniera piu' trasparente"

Le vigne del Morellino  (dai Vignaioli del Morellino)

Le vigne del Morellino (dai Vignaioli del Morellino)

Umbria, 23 settembre 2014 - Anche i vignaioli cominciano a timbrare il cartellino. Succede nel cuore dell'Umbria, tra i filari di uve Sagrantino dell'azienda Arnaldo Caprai dove da questa vendemmia i circa 80 dipendenti, tra fissi e stagionali, prima di armarsi di cesoie e cesta devono passare il badge. ''Abbiamo dato il via al progetto 3rek, che prende il nome da un gioco di parole sul tema tracciabilita' - ha detto in occasione di Enologica35 Marco Caprai, titolare dell'azienda riconosciuta come leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco - valore fondamentale sia nella gestione del lavoro di una impresa al passo coi tempi, sia nel controllo delle attivita' in vigna in un percorso che evita sprechi ed e' prova di sostenibilita'''.  Con questo controllo satellitare, viene segnalato ai vendemmiatori un filare trascurato nella raccolta delle uve o una zona che necessita acqua o trattamenti. L'introduzione del badge, continua Caprai, ''permette peraltro ai nostri dipendenti di accedere alla busta paga e ai dati previdenziali, subito e nella maniera piu' trasparente. Su questo passo tuttavia - lamenta l'imprenditore che e' anche presidente di Confagricoltura Umbria - dopo aver raggiunto l'accordo col sindacato e con l'Ispettorato del Lavoro, siamo stati contestati dalla Regione per via dello Statuto dei Lavoratori. Eppure siamo in emergenza lavoro - sottolinea infine il viticoltore umbro - e mettiamo freni all'innovazione e alla ricerca quando anche gli aiuti europei andrebbero utilizzati per uscire dalla crisi e creare occupazione''.