Vincenzo Pardini
Lucca, 26 luglio 2016 - Gli occhi delle telecamere, non sempre sono equi e opportuni. Può infatti accadere che tralascino le azioni di un gruppo di delinquenti, e riprendano infrazioni minime, ma lucrose per le casse comunali. A Lucca, di notte, alcuni giovani sono stati filmati mentre mingevano accostati a dei muri del centro storico. Condotta riprovevole e da sanzionare, se la città disponesse di adeguati servizi igienici.
Cosa che, invece, non ha. Perché nessuna amministrazione vi ha mai provveduto. Al riguardo, la letteratura sforna proverbi molto salaci, che non è certo il caso di menzionare. Ci accontentiamo di un aneddoto su Gabriele D’Annunzio. Andato nell’albergo più lussuoso della città, si lamentò che ci fosse una sola latrina alla turca. Altri tempi, si dirà. Ma se gli alberghi sono oggi in tal senso efficienti, niente è invece avvenuto in città nell’ambito dei bagni pubblici, che troviamo soltanto in una via del centro. Aperti dalla mattina alla sera, non sono neanche segnalati. Turisti e altri sono allora costretti a riversarsi nei bar, creando sovente disagi ai gestori.
Chiusi i bar, e proseguendo il movimento della gente, ne consegue che qualcuno debba arrangiarsi, mingendo ai muri. Andava meglio ai tempi dei vespasiani; sempre irrorati d’acqua, assolvevano egregiamente il loro compito gratis. A Borgo a Mozzano gli occhi delle telecamere mobili dei vigili urbani immortalano gli automobilisti nei pressi della rotonda del Ponte del Diavolo. Se dai cinquanta orari, sforano ai sessantuno, fiocca la multa, e piuttosto salata. Per il resto, lungo i percorsi della Valle, non ci sono quasi mai pattuglie, benché il rispetto del codice della strada di automobilisti e centauri lasci molto a desiderare. Governata dall’intelligenza umana, la tecnologia ne riproduce le stesse miopie, negligenze e contraddizioni. Ma tanto basta per rimpinguare le casse comunali, i cui introiti assai di rado sono amministrati nella giusta maniera dai sindaci.