Anci Toscana a fianco delle vittime contro bullismo e cyberbullismo


Anci Toscana

Anci Toscana

La mission è fare rete con le amministrazioni locali, scuole e cittadinanza attiva

«Coinvolgere le amministrazioni locali e fare rete con scuole e cittadinanza attiva per prevenire e contrastare ogni forma di bullismo». Questo l’obbiettivo di Anci toscana, l’associazione che riunisce le amministrazioni comunali della regione. A fare il punto è Simona Neri, sindaca di Pergine Valdarno (Ar) e coordinatrice del tavolo Ludopatie e Bullismo di Anci Toscana.

«A tal fine tra qualche giorno riuniremo il tavolo sul bullismo per ideare progetti e azioni sul territorio – prosegue – e siamo coscienti che internet può essere una grande opportunità, ma può rappresentare anche un rischio e tanti ragazzi ne diventano evidentemente vittime».

Non a caso, secondo una recente indagine dell’Ars, l’Agenzia Regionale Sanità, un adolescente su cinque in Toscana ha subito forme di violenza sistematica e più del 50% dei ragazzi tra gli 11-17 anni è stato vittima di un episodio di bullismo nell’ultimo anno: prese in giro, ironia, offese. Diminuiscono in parte le aggressioni fisiche ma aumenta considerevolmente il cyberbullismo (19% del totale), con un coinvolgimento del genere femminile che risulta doppio rispetto a quello maschile.

Con il cellulare si fanno telefonate mute alla vittima, si inviano minacce, foto e video denigratori. Le conseguenze sono spesso gravi: ragazzi con elevatissimo grado di stress, ansia sociale, forme depressive. Tutti effetti che si ripercuotono sul percorso scolastico e sulla salute. «Quella dell’educazione digitale è una vera e propria emergenza – continua Simona Neri – e per questo il nostro impegno sul tema si sta rafforzando». In questa direzione va anche

l’accordo siglato nel 2017 tra Anci nazionale e il Moige (Movimento Italiano Genitori), onlus che da 20 anni promuove iniziative volte a contrastare le grandi emergenze sociali e a proteggere i minori. Gli stessi principi ispirano inoltre l’accordo tra il Dipartimento di Scienze della Formazione di Firenze e la Regione Toscana che con 60mila euro ha investito sul progetto “NoTrap!” per formare insegnanti e operatori al fine di fronteggiare questa problematica e monitorare il fenomeno.

Info: www.ancitoscana.it