Babbo Natale? «Esiste!» e non si ferma neppure durante l’estate

La Compagnia fiorentina si propone di aiutare quanto più possibile i bambini in difficoltà

Compagnia di Babbo Natale Onlus

Compagnia di Babbo Natale Onlus

Le renne sono in vacanza, ma a Firenze c’è un’allegra squadra di Babbi Natale che non si ferma neppure sotto il solleone. Per Roberto Giacinti, presidente della Compagnia di Babbo Natale Onlus, galeotto fu Harrod’s: «a dicembre il mio studio si riempie di statuine di Babbo Natale, la casa è inondata da oltre cinquecento pezzi che hanno formato un esercito nato a Londra da Harrod’s nel 1988 con l’acquisto dei primi esemplari. La collezione, unita all’emozione che provo quando porto i doni ai bambini delle scuole e alla voglia di fare qualcosa per quelli che vivono in situazioni di disagio causati da problemi di salute o dalla povertà ha determinato la voglia di fondare l’Associazione». Per Giacinti e i suoi “soci” con barba e cappello, il Natale non è solo un numero rosso sul calendario.

Così, nel 2007, raccogliendo le prime 25 adesioni, Giacinti dette vita alla Compagnia di Babbo Natale, che oggi conta circa 140 soci, tutti animati, ieri come oggi, dalla voglia di fare del bene e aiutare quanto più possibile i bambini in difficoltà. La Compagnia opera quasi esclusivamente con volontari, cosa che permette di tenere basse le spese di gestione e porta direttamente i doni o il denaro raccolto ai bambini e alle famiglie in difficoltà. «Per anni non abbiamo avuto bisogno dello statuto – scherza Giacinti – poi, per diventare una onlus, abbiamo dovuto chiedere l’aiuto del notaio. Ma a parte le regole scritte, per partecipare a questo sodalizio è fondamentale avere uno spirito burlone e il cuore d’oro. Nonostante i caratteri diversi dei vari componenti, il gruppo condivide ideali comuni ed è quindi coeso e affiatato».

Ecco allora che a dicembre il gruppo indossa i panni di Babbo Natale: con la barba bianca, il vestito rosso, la cintura e il sacco pieno di regali, così come vuole l’immaginario collettivo, dai tempi della pubblicità della Coca Cola e prima ancora delle vignette di Thomas Nast. Un’immagine ancora molto amata dai bambini.  «C’è una fase in cui realtà e magia convivono – spiega Giacinti - d’altronde se nessuno ha mai visto Babbo Natale non vuol dire che non esista, che non giri il mondo la notte di Natale con le sue renne e la sua slitta piena di regali! La sua esistenza porta allegria, è densa di amore e intrisa di generosità – conclude Giacinti -. Per i bambini sarebbe triste se Babbo Natale non esistesse e ancor più per quelli che hanno più bisogno, ovvero quelli a cui sono destinati i nostri doni. Ecco perché per noi associati rappresenta una grande gioia donare: se in passato lo facevamo a Natale ora, raccogliendo cifre più importanti, riusciamo a destinare una somma importante anche in estate e a tale scopo utilizzeremo anche il 5x1000 che ci è stato trasferito dallo Stato». Per sostenere la Compagnia di Babbo Natale è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi (modello Unico, modello 730 o certificazione unica) il codice fiscale 94242500489.

 

Info: www.compagniadibabbonatale.com

A cura di SpeeD