La movida in centro diventa silenziosa

Sperimentata in Civetta la discoteca anti-schiamazzi: musica solo nelle cuffie

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Siena, 19 aprile 2015 - SURREALE. Persone che si agitano e ballano, nel silenzio più assoluto. Come se qualcuno avesse tolto l’audio. Ridono e si muovono a ritmo di dance e techno ascoltata nelle cuffiette, illuminate a led, che portano in testa. I giovani si divertono nel salotto buono della città fino a notte fonda, le famiglie che abitano in centro dormono. Due esigenze – voglia di tirare tardi e necessità di riposo – che l’iniziativa della ‘silent disco’ in Civetta ha saputo coniugare durante la seconda edizione di «Street GuFood». «Se nascerà una nuova moda? Di sicuro questa esperienza pilota è tesa al rispetto di regole e norme che impongono di non fare confusione ma, al contempo, organizzare feste in Contrada. Anche il prefetto – sottolinea il priore del Castellare Riccardo Cerpi –, a cui accennai la nostra idea, ha accolto con favore l’iniziativa».

Questa sorta di ‘movida’ responsabile, in punta di piedi, potrebbe essere la soluzione giusta per i problemi di convivenza fra attività delle Consorelle, soprattutto dedicate ai giovani, e residenti.

«Spesso le Contrade vengono additate come (cor)responsabili del degrado del centro perché ci sono situazioni in cui la movida sconfina in toni sopra le righe e invadenti dal punto di vista del rumore. Quella della Civetta è una risposta chiara alle richieste di attenzione che le istituzioni preposte all’ordine pubblico della città hanno avanzato. Oltretutto veniva data solo birra, niente alcolici. E la gente si è divertita fino a notte fonda, ben oltre il limite orario consentito, in modo responsabile».

Da chi è nata l’idea?

«Il deus ex machina è Stefano Traballesi, che si è ispirato ad una notte bianca organizzata a Firenze. Sono state utilizzate due consolle che sparavano musica nelle cuffiette a noleggio dove le note venivano diffuse grazie al blutooth. Fantasia e originalità non mancano nelle Contrade che possono dunque trovare gli strumenti per divertirsi senza eccessi. C’è anche un altro aspetto...»

Sentiamo.

«Se ai giovani imponi di staccare alle 1 finiscono la serata ‘random’, in altri locali, con le conseguenze del caso. Se invece si tengono occupati fino alle 2 o le 3 rispettando il sonno dei cittadini hanno minori occasioni, per così dire, di ‘sfogarsi’ in modo diverso. Ma se le Contrade fanno attività contenitiva, ci sono locali che continuano con musica a palla e alcolici. E’ successo anche venerdì sera».

Laura Valdesi