La carica di Pelillo: "Ora voltiamo pagina"

Il nuovo capoallenatore dell’Emma Villas: "Poche ore per preparare la partita contro Monza. Potrebbe anche essere un vantaggio"

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"L’unico posto dove non ho fatto il capoallenatore è Siena". Così disse un mese fa, a La Nazione, Omar Fabian Pelillo, quarantottenne nato nella provincia di Cordoba, in Argentina, con chiare origini italiane (la famiglia era di Campobasso). A Siena ha fatto tutto: il vice allenatore, con Graziosi, Spanakis e Montagnani, lo scoutman e il preparatore atletico, ruolo nel quale fu portato in Toscana da Paolo Tofoli, che ne aveva apprezzato le qualità in quel di Brolo, nel campionato di A2.

Adesso tocca a lui prendere in mano il timone che fino a giovedì sera è stato di Montagnani: "Per prima cosa ho chiesto ai ragazzi di voltare pagina – ha detto coach Pelillo alla vigilia della partita contro la Vero Volley Monza – siamo tutti colpiti per il cambio di allenatore. Eravamo tutti molto legati a Paolo, personalmente lo ringrazio per l’esperienza che abbiamo fatto insieme in questi anni. Ora dobbiamo voltare pagina, abbiamo bisogno di trovare le motivazioni per giocare la nostra miglior pallavolo. Siamo molto motivati e consapevoli che quella con Monza è la partita in cui possiamo rifarci".

Dopo la trasferta di Padova la Emma Villas ha avuto in pratica soltanto un paio di allenamenti a disposizione per preparare al meglio la sfida contro un’avversaria che si gioca le residue chance di qualificazione ai quarti di Coppa Italia: "Certamente abbiamo avuto poche ore per preparare questa partita molto difficile ma siamo molto motivati e con voglia di riscattarci – ha aggiunto il nuovo allenatore biancoblù –. Giocare dopo poche ore rispetto all’ultima partita può essere un vantaggio. La squadra sta bene, siamo tutti a disposizione".

Nel suo percorso senese Pelillo ha avuto modo di conoscere, nella sua triplice veste di vice, scoutman e preparatore atletico, un congruo numero di allenatori. Da tutti ha cercato di portar via qualcosa che può tornare utile per l’esordio da capoallenatore in Superlega: "Non ne indico uno in particolare fra tutti quelli con cui ho lavorato – ha affermato Pelillo, a Siena dal 2016 –. Da tutti ho cercato di prendere qualcosa, di imparare. Ho avuto la fortuna di conoscere persone fantastiche ed è questa la cosa importante. Se guardiamo solo ai risultati l’anno più bello è stato quello con Cichello, una stagione trionfale. Ma anche il campionato con Graziosi, che non fu terminato a causa dello scoppio della pandemia, sarebbe entrato nella storia di questa società".

Stefano Salvadori