Commissione banche, tocca a Mps

Martedì si decide se ascoltare gli ex vertici del Monte.

Rocca Salimbeni

Rocca Salimbeni

Siena, 12 novembre 2017 - Sale lo scontro politico intorno alla Commissione d'inchiesta sulle banche: da un lato il segretario del Pd Matteo Renzi accusa Consob e Bankitalia di non aver garantito «un sistema di controlli efficiente» e definisce gli attacchi su Banca Etruria «alibi per azzerare ogni critica» mentre, dall'altro Silvio Berlusconi giudica «davvero da irresponsabili» coinvolgere nello scontro il presidente della Bce Mario Draghi.
Parole che toccano nel vivo i lavori della Commissione, che dopo aver affrontato il salvataggio delle banche venete questa settimana apre il dossier, politicamente incandescente, del Monte dei Paschi di Siena e martedì prevede un ufficio di presidenza in cui la c alendarizzazione dei lavori promette di farsi terreno di scontro. Fra chi vorrebbe evitare la personalizzazione e la messa in stato di accusa, e chi punta ad audizioni di manager delle banche e vertici delle istituzioni. Saranno prima i magistrati che indagano sul dissesto della banca senese, poi le associazioni di risparmiatori coinvolti nelle perdite, ad essere sentiti martedì. Poi ci sarà l'Ufficio di presidenza allargato a tutti i rappresentanti dei gruppi, dove si rischia la spaccatura.
Si discuterà infatti dell' eventuale convocazione degli ex vertici di Mps: i nomi che circolano sono quelli di Giuseppe Mussari e Alessandro Profumo. Si passeranno al vaglio le richieste relative alle audizioni dei vertici di Consob e Bankitalia. Ma anche due lettere, inviate al presidente della Commissione Pier Ferdinando Casini dal vicepresidente della Commissione e capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, che rischiano di alzare ulteriormente il polverone.
In una si propone di allargare il campo d'indagine alla crisi del debito del 2011, quella dello spread alle stelle con le ricadute politiche che determinarono le dimissioni del premier Berlusconi, acquisendo un voluminoso carteggio. Nell'altra, spiega all'ANSA Brunetta, «per quanto riguarda il Montepaschi e le quattro banche, inclusa Banca Etruria, ho chiesto sia l'acquisizione della documentazione che delle audizioni». Relativamente a Mps, vi sarebbe interesse per alcune recenti dichiarazioni dell'ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini.
Un tourbillon dal sapore politico - le due banche sono da sempre considerate vicine al Pd che si aggiungerebbe a quello già in atto sull'opportunità di sentire manager bancari e governatori presenti e passati. Carla Ruocco, membro del Movimento 5 Stelle della Commissione, spiega che se ne parlerà, così come della convocazione del governatore di Bankitalia Ignazio Visco e del presidente della Consob Giuseppe Vegas. «Non possono dirci di no su tutti, facciamo parte dell'ufficio di presidenza allargato, anche se suppongo che l'audizione di Draghi sia scomoda per molti». Posizioni opposte a quella più prudente di altri membri della Commissione come Carlo Dell'Aringa, membro pd della Commissione. Che spera che dai lavori emergano «elementi di riflessione», ma nota come «finora si sia puntato molto sull'individuazione dei colpevoli, come in una sorta di tribunale sommario».