Bullismo, carabinieri in cattedra. "Quello online il più pericoloso" / VIDEO

Due classi della 'Cecco Angiolieri' imparano a riconoscerlo

Il maggiore Pigozzo con la preside Nencini

Il maggiore Pigozzo con la preside Nencini

Siena, 21 ottobre 2016 -  «ALLORA ragazzi, sentiamo la vostra voce. Cosa è il bullismo?» Tono della domanda leggero e scherzoso, nonostante la delicatezza dell’argomento e il fatto che a chiedere l’attenzione degli studenti sia un uomo in divisa, il maggiore dell’Arma Alberto Pigozzo. Un attimo di silenzio, poi è una ragazzina a rompere il ghiaccio.

«Quando vieni preso di mira da persone più potenti di te», dice senza esitazione come se fosse l’interrogazione della prof. Si fa subito coraggio un compagno di classe: «Un atto di prepotenza nei confronti dei più deboli», aggiunge. «Però, ragazzi, bravi...», annuisce il comandante della Compagnia di Siena. Inizia così l’incontro alla media «Cecco Angiolieri» sul tema ‘Bullismo e cyberbullismo’ a cui il nostro giornale ha avuto la possibilità di assistere. «Ricordate – la premessa di Andrea Sguerri, docente della 3B – che dovrete fare una relazione coinvolgendo le vostre famiglie, per cui prendete carta e penna. Queste occasioni sono utili per formare voi ma anche i genitori». Due classi – 2B e appunto 3B ma poi toccherà anche a tutte le altre sezioni – che tengono a battesimo gli incontri sulla legalità che rientrano nel progetto di Cittadinanza attiva varato dalla «Cecco».

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