Oltre seimila multe in tre mesi. Autovelox preso a fucilate

I vandali danneggiano l’apparecchio a Colle di Malamerenda

IL BLITZ  Ignoti hanno preso  di mira l’autovelox lungo la Cassia a Colle di Malamerenda, danneggiandolo a colpi di fucile: sono in corso indagini

IL BLITZ Ignoti hanno preso di mira l’autovelox lungo la Cassia a Colle di Malamerenda, danneggiandolo a colpi di fucile: sono in corso indagini

Siena, 7 settembre 2017 - ATTO vandalico contro l’autovelox sulla Cassia al Colle di Malamerenda, colpito con ogni probabilità da un’arma da fuoco e che ieri è stato disinstallato per compiere le opportune indagini. Un gesto senza precedenti e sul quale per ora da palazzo pubblico e dal comando della polizia municipale non si sbilanciano, in attesa che gli esami balistici e il materiale sequestrato nella zona forniscano elementi di maggiore chiarezza.

L’AUTOVELOX era entrato in funzione il 10 maggio, primo impianto fisso sul territorio comunale. E poco dopo, il 26 giugno, è stato seguito da quello sul «lotto zero» della Due Mari, nel raccordo tra Siena-Grosseto e Siena-Bettolle. Ci vorrà qualche giorno per provvedere alla nuova installazione in quel tratto di strada considerato pericoloso.

PROPRIO IERI Marco Falorni di Impegno per Siena ha reso noti i numeri delle contravvenzioni elevate dai due impianti, comunicati dall’assessore Stefano Maggi in seguito a una sua interrogazione a risposta scritta. E come già anticipato con le variazioni al bilancio, sono numeri da capogiro: in cento giorni l’autovelox al Colle di Malamerenda (quello ora colpito) ha prodotto 6081 verbali, oltre 60 al giorno di media. L’altro viaggia a ritmi ancora più impressionanti: 11.167 multe in 53 giorni, oltre 210 al giorni di media con picchi elevatissimi nel fine settimana.

PER FARE IL BILANCIO degli incassi bisognerà attendere, perché le notifiche sono partite da poco e perché gli importi possono variare in base al momento del pagamento, ai ricorsi e alla capacità di riscossione in caso di vetture straniere. Ma il notevole incremento in bilancio – stimato per ora in 2,5 milioni di euro annui – è garantito.