Stuprano una ragazza: presi

Hanno abusato della giovane a Luni Mare, minacciandola con un taglierino

Carabinieri in azione (foto archivio)

Carabinieri in azione (foto archivio)

La Spezia, 27 luglio 2015 - CONOSCEVA i suoi aguzzini. Li conosceva e si fidava di loro al punto tale da aver lasciato il proprio numero di telefono. Ed è stata appunto quella sequenza di numeri, annotata distrattamente su un foglio di carta, ad incastrarli, al termine di un’operazione investigativa efficace e fulminea condotta dai carabinieri la notte scorsa, e che ha portato all’arresto di due extracomunitari, uno dei quali di origini mediorientale. L’accusa per entrambi è pesantissima: violenza sessuale di gruppo e rapina. Il reato si sarebbe consumato nei giorni scorsi e la vittima è una ragazza del Nord Europa, da tempo domiciliata in città, con un lavoro stabile e perfettamente integrata nella realtà locale.

La giovane sarebbe stata adescata dai due stranieri – con i quali aveva un rapporto di conoscenza personale pregressa –, convinta con l’inganno a salire su un’auto e poi trascinata contro il suo volere in una zona disabitata vicino a Luni Mare. Lì, in un campo, in mezzo alle canne, si sarebbe consumata la violenza. La ragazza ha opposto resistenza, quella che poteva manifestare di fronte alla minaccia insistente di un taglierino. Poi, sotto choc e derubata dei soldi che aveva nel portafogli, è andata a bussare alla più vicina caserma dei carabinieri e ha firmato una denuncia circostanziata. Un atto di coraggio. Un atto raro di determinazione. Subito sono partite le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica ed eseguite dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale. La notta scorsa scorsa la svolta. I due stupratori sabato mattina hanno contattato la ragazza sul cellulare: le hanno chiesto un incontro, forse per spaventarla e per chiedere il suo silenzio in cambio delle minacce. La giovane ha chiamato i carabinieri e, su loro indicazione, ha dato appuntamento ai due stranieri ad Arcola, in un luogo sicuro, facilmente controllabile. La ‘trappola’ è scattata in tarda serata. Quando sono arrivati nel luogo pattuito i due ricercati, sulla testa dei quali già pendeva un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica, al posto della ragazza, hanno trovato venti carabinieri in assetto operativo speciale, che li hanno bloccati, ammanettati e portati in caserma.