Rifiuti speciali nascosti nel capannone

Blitz del Noe nella ditta di demolizioni

Carabinieri del Noe

Carabinieri del Noe

Castelnuovo Magra, 31 gennaio 2016 - I rifiuti speciali pericolosi erano disseminati ovunque, a due passi dall’Aurelia, poco prima di ponte Bettigna, nel comune di Castelnuovo Magra. In una zona abitata dove sorgono un condominio, abitazioni ed esercizi privati. Sono stati scoperti l’altra mattina dai carabinieri del Noe di Genova unitamente ai colleghi della stazione di Castelnuovo. E’ scattata una denuncia nei confronti di due persone: una donna, B.P., 50 anni, originaria di Firenze ma residente a Forte dei Marmi e un operaio, K.C., 43 anni, meccanico marocchino che abita ad Arcola.

La prima è titolare di un capannone adibito a carrozzeria e demolizione di veicoli, nelle cui vicinanze è stata fatta la scoperta dei rifiuti abbandonati, l’altro un extracomunitario che di fatto è l’unica persona che lavora all’interno della struttura. Un’attività, la carrozzeria e la demolizione di auto, che opera da molto tempo nella zona. E al termine del sopralluogo dei militari per la titolare del capannone è stata elevata una pesante sanzione di oltre 4mila euro.

L’altra mattina quando sono arrivati gli uomini dell’Arma del Nucleo operativo ecologici con i colleghi della locale stazione hanno subito individuato la “discarica” a cielo aperto, incontrollata, accertando che si trattava di rifiuti speciali pericolosi. C’erano disseminati oli e filtri minerali esausti, parti di ricambio del motore delle auto, batterie, parti di carrozzerie di veicoli e rifiuti di ogni genere. Fra l’altro tutti i rifiuti erano esposti alle intemperie e nessuno era stato stoccato secondo le modalità previste dalla normativa. Nei confronti della titolare del capannone e dell’extracomunitario è dunque scattata la denuncia alla Procura della Repubblica. L’ipotesi di reato è di aver realizzato in concorso fra loro un deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi. Inoltre tutto il materiale di risulta era stato gettato in un’area dove c’è il pericolo di inquinamento delle falde acquifere.

Per non parlare del degrado prodotto dai rifiuti abbandonati e dai problemi igienici maturati nel tempo visto che la zona è diventata un ricettacolo di topi e insetti, a ridosso di un centro abitato. Oltre alla denuncia prevista del testo unico in materia di ambiente, nei confronti della proprietaria del capannone è stata elevata una sanzione amministrativa di 4.100 euro per omessa denuncia del registro di carico e scarico di rifiuti pericolosi prodotti. Con tutta probabilità militari del Noe estenderanno i controlli nei confronti di chi opera nel campo della demolizione delle auto a partire dalle prossime settimane.