Svaligiata la villa di un noto avvocato

I ladri hanno tagliato col flessibile la cassaforte. Il bottino supera i 20mila euro

La piadineria derubata

La piadineria derubata

Sarzana, 23 agosto 2014 - ​ HANNO agito praticamente indisturbati, muovendosi da veri professionisti, e in pochi minuti si sono portati via un bottino di oltre ventimila euro dall’abitazione di un noto avvocato. E’ accaduto nella serata di giovedì a Santo Stefano di Magra, dove una banda di ladri ha preso di mira una villetta, situata a poca distanza dal cuore urbano del paese. I malviventi hanno agito a botta sicura, attorno alle 22 della sera. Sapevano dell’ assenza del legale, così come probabilmente erano a conoscenza dell’esistenza della cassaforte; per loro, è stato quasi un gioco da ragazzi penetrare all’interno dell’appartamento senza essere scoperti o notati da sguardi indiscreti e portare a termine la “missione” senza intoppi.

Sono entrati nella casa dopo aver scassinato una delle finestre. Una volta dentro, hanno diretto il proprio interesse unicamente verso il forziere, situato in un angolo del soggiorno. Lo hanno leggermente smurato, poi con un flessibile hanno tagliato in due la porta. Uno sforzo durato alcuni minuti, che è stato “premiato” con un bottino di tutto rispetto. All’interno del forziere c’erano infatti anelli, collane, R olex, preziosi di varia fattura, per un valore complessivo ben superiore ai ventimila euro. I ladri hanno arraffato tutto, non lasciando neppure un oggetto d’oro, per poi dileguarsi verso la strada, dove ad attenderli c’era con molta probabilità un complice e un’automobile pronti per la fuga. Ad accorgersi del furto, qualche ora più tardi, sono stati i vigili del fuoco.

L’avvocato, tornato a casa da una serata passata con gli amici, non riusciva ad aprire la porta, che era stata bloccata dall’interno dai malviventi con un’altra chiave. Dopo vari tentativi, il legale si è rivolto ai vigili del fuoco: entrati dalla finestra — probabilmente la stessa utilizzata dai ladri — con il compito di riaprire la porta al proprietario d i casa, si sono trovati di fronte alla scena del crimine, con l’abitazione a soqquadro e la cassaforte divelta e priva di ogni prezioso. All’avvocato, che ha accusato un lieve malore una volta capito quanto era accaduto qualche ora prima, non è restato altro da fare che chiamare i carabinieri per fare denuncia. I militari dell’Arma, che hanno repertato alcune impronte digitali lasciate con molta probabilità dai ladri durante la “visita”, hanno anche raccolto alcune testimonianze di alcuni vicini di casa. Ad aiutare gli investigatori potrebbero essere anche alcune telecamere di sorveglianza installate nella zona dove è stato compiuto il furto.