«Abolire il Parco? Idea cinica», appello di Caleo al ministro

Secco “no” alla proposta di Costa di eliminare l’area protetta

Massimo Caleo (Foto Pasquali)

Massimo Caleo (Foto Pasquali)

Sarzana, 13 maggio 2017 - Ha chiesto l’intervento del ministro, per difendere la storia e il futuro dell’ente Parco di Montemarcello Magra Vara. Il senatore Massimo Caleo, che prima di essere eletto sindaco di Sarzana è stato anche presidente dell’area protetta, si è rivolto al ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti sollecitando un rapido intervento contro l’uscita di Andrea Costa.

Il consigliere regionale ha chiesto l’abolizione del Parco sollevando una presa di posizione di partiti, associazioni ambientaliste oltre che dei diretti interessati alla proposta di legge.

E anche la reazione del senatore a è durissima: «Il Parco non è terreno per scorribande politiche ma di salvaguardia ambientale. Credo che la proposta di Costa sia cinica, perchè diretta a garantirgli pubblicità in piena campagna elettorale ottenendo il consenso degli anti-parco storici. La presa di posizione è di una gravità assoluta perchè arriva dal presidente della commissione ambiente della Regione quindi da una figura istituzionale. Ho chiesto al ministro, che appartiene allo stesso schieramento politico di Costa, di intervenire perchè di fronte a certe posizioni occorre essere altrettanto determinati».

Nella lunga lettera indirizzata a Galletti vengono elencati tutti i progetti portati a termine del Parco dalla sua nascita. «Il Parco è stato fondato nel 1995 – ricorda – e non avevamo una sede ma ci riunivamo nel corridoio della Provincia. Adesso è una realtà che ha saputo non soltanto proteggere il territorio dalla cementificazione ma ha favorito progetti di recupero in tanti Comuni contribuendo a accrescerne la visibilità grazie agli investimenti resi possibili dai finanziamenti europei destinati alle zone vincolate. Ho chiesto al ministro se fosse a conoscenza dell’iniziativa di Costa e di adottare iniziative per scongiurare l’ipotesi di abolizione dell’area protetta». Caleo ollecita anche il presidente Pietro Tedeschi a prendere posizione: «Lui non è l’ufficiale certificatore della fine del Parco ma ne è una figura fondamentale per la crescita e sviluppo. Deve far sentire la sua voce in Regione ribadendo chiaramente la contrarietà alla provocazione lanciata da Costa».