Panariello "ritrova" le sue mille maschere

Sul palco con gli amici di sempre, Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti

Giorgio Panariello

Giorgio Panariello

Prato, 19 agosto 2016 - Ritorno in grande stile per Giorgio Panariello. Fra pochi giorni lo showman pratese di adozione, debutterà al PalaPrometeo di Ancona con il nuovo spettacolo intitolato semplicemente «Lo show». Debutto attesissimo, il prossimo 3 settembre. Ma stavolta Panariello sarà protagonista a fianco degli amici di sempre; Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni. Tre nomi di punta dello spettacolo che si ritroveranno sul palcoscenico dopo molti anni. Ed i fans si sono già scatenati nell’acquisto dei biglietti di un mini-tour che toccherà poche città. Oltre la prima data del 3, le tre star toscane faranno tappa all’arena di Verona il 5. Viste le richieste, si replica il giorno dopo. Poi è la volta di Assago il primo ottobre, Roma l’8 e poi finalmente la toscana: a Firenze al Mandela Forum dal 15 al 17 ottobre e dal 12 al 14 novembre. Recentemente è stata aggiunta anche la data di Livorno, sabato 26 novembre. Tante le richieste di prevendita. C’è quindi da scommettere che possano essere aggiunte altre repliche. Un evento che sa di nostalgia. Infatti Conti Pieraccioni e Panariello si erano messi in luce sul finire degli anni ottanta grazie alle trasmissioni di Teleregione.

PRIMA con «Succo d’arancia» e «Vernice fresca», poi con «Aria fresca» su Telemontecarlo. E fu subito successo (locale). Ma in pochi anni arrivò anche il successo nazionale per tutti e tre. Conti in tv, Pieraccioni in cinema grazie ai copioni scritti insieme allo sceneggiatore pratese Giovanni Veronesi, Panariello con gli show trionfali legati alla lotteria Italia. Le tre edizioni di «Torno sabato» lo consacrarono volto nuovo della tv ed anche autentico showman del piccolo schermo come da anni non se ne vedevano. Un successo meritato dopo anni di dura gavetta. Panariello amatissimo dal pubblico fin dalle prime apparizioni, soprattutto nei panni di Renato Zero. E’ una «reunion» in pieno stile e probabilmente «Giorgino» (così lo aveva soprannominato Tosca D’Aquino) «indosserà» tutti quei personaggi che lo hanno reso famoso. Da Merigo, il ciclista sempre ubriaco, alla signora Italia, la pettegola del paese. Dallo straricco Naomo a Lello Splendor, dal p.r. della discoteca Chiticaca di Orbetello a Pio Bove, il macellaio un po’ volgarotto. E poi ancora Nando, Sirvano, Simone e Mario il bagnino.