Giacomelli, il "mago" che trasforma il sudore dei podisti in solidarietà

Con la sua onlus "Regalami un sorriso" ha distribuito quasi cento defibrillatori in Toscana e tanto altro. Adesso punta alle ambulanze. E cerca fotografi-volontari

Piero Giacomelli (qui con Dacia Maraini)

Piero Giacomelli (qui con Dacia Maraini)

Prato, 6 maggio 2016 - La sua storia è di quelle che si spiegano con una sola formula, tanto semplice da raccontare quanto difficile da mettere in pratica: metterci tutta la propria passione e competenza. Così facendo Piero Giacomelli, con la onlus da lui presieduta ("Regalami un sorriso"), riesce a donare circa 60mila euro l'anno in beneficenza e a posizionarsi fra le onlus pratesi più gettonate nella scelta del cinque per mille. Che non significa devolvere soldi a pioggia: la sua iniziativa solidale si traduce in attrezzature e cultura (del volontariato e del primo soccorso).

Chi ha partecipato almeno una volta a una corsa podistica fra Prato, Pistoia o Firenze lo conosce bene. Per gli altri, ecco la sua storia. Giacomelli, un trascorso da atleta ad alti livelli, imbraccia la sua macchina fotografica e scatta a raffica durante le corse. Le immagini finiscono sul suo sito www.pierogiacomelli.com; lì, con una donazione quasi forfettaria (20 euro l'anno per mille foto) si può cercare le foto della corsa che interessano e scaricarle. Un ricordo della propria partecipazione, da conservare. Sembra facile, ma provate a immaginare la mole di immagini che ogni fine settimana deve essere scattata, scaricata, trattata, archiviata ("A proposito - dice il presidente - fatemi ringraziare Estracom, in particolare Fabio Niccolai, Gianmarco Giovannelli e Alessandro Gavagni, che ospitano fisicamente il server: non potevo più tenerlo in casa!"). Quei soldi, negli ultimi anni, sono finiti interamente ("Da noi vige il principio lionistico", spiega, vale a dire che di un euro donato nemmeno un centesimo viene usato per altri pur comprensibili finalità, per esempio le spese di organizzazione o gestione della onlus) a sostegno della campagna di Giacomelli per la diffusione del defibrillatore. "Ne abbiamo già donati 95 - dice - ed entro la fine dell'anno diventeranno cento. I prossimi sono state assegnati ma non ufficialmente consegnati: andranno alla pistoia-Abetone e a una scuola di Prato". Scuole, enti, associazioni sportive: ecco dove vanno i defibrillatori. "E almeno sei di quelli donati da noi sono stati materialmente usati, vale a dire che hanno salvato delle vite". 

C'è poi un altro aspetto: "Così facendo abbiamo innescato un circolo virtuoso, avvicinando molte persone alla cultura del primo soccorso e del volontariato". Ma non si può continuare a donare defibrillatori per sempre (anche se in passato la onlus ha anche procurato a enti e associazioni attrezzature, veicoli per i servizi sociali e tanto altro). E allora si sale di livello: "Il prossimo obbiettivo è donare un'ambulanza alla Croce Rossa". E un altro mezzo simile è stato donato nei giorni scorsi alla Pubblica Assistenza di Prato, insieme al Lions Malaparte.

Ma qual è la chiave del successo di Regalami un sorriso? "E' importante il rapporto umano - commenta Giacomelli - I podisti sanno di parlare con qualcuno che conosce il loro mondo, dopo 30 anni di atletica posso dare anche qualche consiglio tecnico... Cerco di rapportarmi con i corridori in modo cordiale e scherzoso, perché loro sono lì per divertirsi". 

All'inizio dell'avventura, quasi quindici anni fa, le foto venivano caricate sul sito e le donazioni andavano direttamente agli enti benefici indicati; poi la scelta di gestire in proprio il flusso di donazioni e avviare la campagna di donazione dei defibrillatori. 

E alla fine Giacomelli lancia anche un appello: "Gli eventi da coprire sono tanti. Sarebbe bello se qualcuno ci desse una mano: chi è appassionato di fotografia, chi ama l'aria aperta e le corse podistiche, perché non presta un po' del suo tempo per entrare a far parte della nostra squadra di fotografi volontari? E' un modo attivo di fare volontariato ed è anche molto divertente". Ricordandosi un principio: "Non si tratta di essere fotografi eccellenti, ma di dare una foto a tutti i partecipanti". Chi fosse interessato può scrivere a [email protected].

Da ricordare anche che l'associazione può essere sostenuta anche scegliendola per il cinque per mille: il codice fiscale da indicare sulla dichiarazione dei redditi è 92076170486.

Luca Boldrini