Il vero talento va premiato. 'E noi restiamo in Italia'

Premio Bardazzi: ecco chi ha vinto fra 155 candidati

Dario Balestri e Francesco Cutolo ricevono il Premio Bardazzi dalle mani di Beatrice, moglie di Alberto Foto Attalmi

Dario Balestri e Francesco Cutolo ricevono il Premio Bardazzi dalle mani di Beatrice, moglie di Alberto Foto Attalmi

Prato, 13 settembre 2017 - Giovani d’eccellenza, laureati all’università di Firenze, che fanno guardare al futuro con speranza. Come i vincitori della XIII edizione del premio di studio «Alberto Bardazzi» promosso dal Polo universitario pratese grazie al finanziamento della famiglia Bardazzi e del Rotary Club Prato «Filippo Lippi».

Premio dedicato alla memoria di un giovane imprenditore tessile pratese che si è distinto per dinamicità, capacità umane e lavorative. Per la prima volta due assegnazioni, per le discipline tecnologiche e per quelle umanistiche (5.000 euro ciascuno) a giovani che negli atenei fiorentini hanno concluso il percorso di studi nell’anno accademico 2015/2016.

Sono Dario Balestri di Borgo San Lorenzo, laureato in scienze fisiche ed astrofisiche, ora impegnato nella ricerca presso l’Istituto europeo Lens dell’università di Firenze e Francesco Cutolo di Pistoia laureato in scienze storiche che svolgerà il dottorato di ricerca alla Scuola Normale di Pisa.

Con i loro dieci menzioni di merito per altrettanti laureati: Elettra Deganello, Flavia Giallorenzo, Falco Joannes Barbagli Stoffi, Demetrio Miroslavo Bova, Giacomo Toscano, Maria Chiara Saporito, Alessandro Abati, Nicola Palma, Francesco Santoni, Grazia Bencivenni.

La consegna del premio è avvenuta ieri mattina nell’aula magna del Pin dinanzi alle autorità cittadine con il saluto di Luigi Dei, rettore dell’università di Firenze e di Maurizio Fioravanti, presidente del Pin. «Un riconoscimento – ha sottolineato la moglie di Alberto Bardazzi, Beatrice – per contribuire alla carriera di giovani di qualità ed onestà professionale».

Valore al merito, perché ha detto Luca Livatino, presidente del Rotary club Filippo Lippi «il premio è un investimento sui giovani e quindi su tutta la comunità». A testimoniare la vitalità del premio è intervenuto Arturo Laurenzi, ingegnere pratese laureato in ingegneria elettrica e dell’automazione, vincitore della passata edizione e che sta svolgendo il dottorato nel campo della robotica all’Istituto italiano di tecnologia di Genova.

Esempi di talento che sono arrivati anche da Laura Biganzoli Di Leo, coordinatrice del Centro senologico del Dipartimento oncologico dell’ospedale di Prato la quale ha sottolineato come al laboratorio di ricerca pratese, punto di eccellenza, siano approdati tanti giovani studiosi dall’estero e tanti altri giovani ricercatori italiane rientrati da esperienze in altri Paesi.  Dietro al radicamento di questo premio che quest’anno ha ricevuto 155 candidature, c’è anche la voglia di restare qui, nel Bel Paese. Proprio come hanno intenzione di fare anche i premiati di quest’anno. «Vogliamo provare a farcela a casa nostra. Con impegno, studio e passione - spiegano Balestri e Cutolo – il nostro futuro possiamo costruircelo in Italia».

Marilena Chiti