Quattordici anni dopo la tragedia la pirotecnica chiede di riaprire

Nel 2001 l’esplosione causò quattro morti e un ferito grave L’iter autorizzativo è partito: lo annuncia il sindaco su Facebook

Maria Antonietta Fais

Maria Antonietta Fais

Terricciola, 23 novembre 2015 - «Ilaria Tani, Giovanna Tani, Vasco Squarcini e Fabrizio Sansone saranno per sempre nei cuori di tutti i terricciolesi». «Come poter dimenticare quella terribile sera, ero a lavoro in ufficio a Badia di Morrona quel giorno, il boato assordante gelò tutti e immediata la consapevolezza che poteva essere successo qualcosa di grave alla pirotecnica – ricorda Fais – Era buio ma il cielo era rosso fuoco e l’eco delle sirene infinite unito al dolore e alla paura dei familiari, amici e la popolazione tutta è indimenticabile. Colgo la richiesta di un padre, Romano Panicucci, con attenzione e organizzerò un incontro con i parenti dei cari deceduti per valutare insieme e nel rispetto delle loro volontà come “ricordarli”; già nel 2014 Terricciola è stata il 12 ottobre sede per la Provincia di Pisa per le celebrazioni della 64esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro importante momento di riflessione e celebrazione con l’Anmil».

«Non mi ricordavo la data precisa dell’accaduto ma in questi giorni erano riaffiorati a me tutti i ricordi, il dramma e lo strazio di quell’anno perché è di questi giorni – conclude – dopo 14 anni che la pirotecnica presenta la domanda per riaprire l’attività, la pratica ha iniziato l’iter dalla prefettura ai vigili del fuoco, mentre una qualsiasi attività che si appresta ad aprire porta gioia e soddisfazione, in questo caso si riaprono le ferite, dubbi e preoccupazioni».