Lancia sacco pieno di escrementi dentro la chiesa

Don Romano, parroco di Santa Croce sull'Arno: "Opera di uno squilibrato"

Don Romano Maltinti, parroco di Santa Croce

Don Romano Maltinti, parroco di Santa Croce

Santa Croce sull'Arno (Pisa), 22 ottobre 2017 - "Io non gli darei troppo peso. E’ il gesto di una persona sicuramente con problemi, uno squilibrato sicuramente. Se dovesse ripetersi allora prenderemo provvedimenti. Al momento non abbiamo fatto nulla e non intendiamo fare niente". E’ il commento di don Romano Maltinti, il parroco delle due parrocchie di Santa Croce, dopo che ieri un sacco di escrementi è stato trovato per terra, sul pavimento della navata centrale della chiesa Collegiata, in pieno centro storico a Santa Croce. Il sacchetto pieno di feci è stato scoperto da alcune donne che ieri mattina sono arrivate in chiesa per fare le pulizie consuete del sabato in vista delle celebrazioni della domenica. Hanno sentito l’odore nauseabondo e poi scoperto il sacco di escrementi nel corridoio della navata centrale della chiesa Madre di Santa Croce.

"La nostra scelta è, da sempre, di tenere la porta della chiesa aperta a qualsiasi ora del giorno - aggiunge il parroco, don Maltinti - E’ una decisione che vogliamo portare avanti anche dopo questo episodio isolato. Certo, se dovesse ripetersi, o qualcosa di simile, cercheremo di prendere provvedimenti. Ora non facciamo niente, neppure la denuncia, anche se le forze dell’ordine sono state informate. Sono cose che possono capitare, purtroppo. Se in giro c’è una persona che è fuori di testa e commette gesti del genere come e cosa possiamo fare? Certo, è un fatto brutto e deprecabile, noi comunque continueremo a tenere la porta della chiesa aperta a chiunque vi voglia entrare per un momento di preghiera o di raccoglimento".

Le donne delle pulizie, parrocchiane volontarie, hanno subito avvertito il viceparroco don Alberto Breda che è a Santa Croce da pochi mesi e abita nella canonica della chiesa Collegiata mentre don Romano Maltinti, il proposto, vive nella canonica dell’altra chiesa di Santa Croce, Sant’Andrea.

"Tempo addietro sono spariti gli spiccioli delle candele e in un altro caso una coroncina in metallo della corona della Madonna - dice ancora don Romano - Qualcuno l’ha presa credendo si trattasse di un oggetto prezioso, ma il valore è solo religioso e affettivo. Nonostante questi episodi, che accadono in tutte le chiese, noi la porta non la chiuderemo per il gesto, pur grave, di uno squilibrato a cui, ripeto, vorrei non fosse data importanza e soprattutto non venisse usato per dare colpe agli stranieri perché sul sacchetto non c’erano nome e cognome di qualcuno".