Operai in sciopero
Pontedera, 21 gennaio 2017 - I legali dei sindacati stanno già studiando alcune pratiche e, in generale, il caso dei 44 licenziamenti fatti prima di Natale alle Officine Ristori, azienda di Motecalvoli che è una delle più importanti dell'indotto Piaggio. I lavoratori rimasti senza occupazione hanno fatto riunioni sia con Fiom che con Uilm che, in questo passaggio, dopo una lunga battaglia insieme si trovano su pozioni diverse per come affrontare il futuro. Qualcuno degli operai spera in una nuova opportuntà in Ristori, se l'azienda sarà costretta a riassumere per picchi di lavoro. Qualcuno sta già cercando in altre ditte della zona. Ma buona parte sarebbe pronta per gli avvocati.
Poi c'è anche un 'altro aspetto importante. Riparte Piaggio e, sicuramente, porterà commesse nella fabbrica di Montecalvoli dove, però, sono stati licenziati interi reparti. Ci potrebbe essere bisogno di persone, da più parti si azzarda quasi una ventina, e per legge, entro 6 mesi, l’azienda ha una sola strada: quella di attingere al bacino dei licenziati. In poche parole: si potrebbe riaprire una finestra dopo che si è chiuso un portone e la corsa alle vie legali potrebbe invece non esere la strada giusta in questo momento perché rischierebbe di frenare qualche opportunità. Oltre a mettere in seria difficoltà l’azienda che ha ancora molto personale (oltre 60 unità), tfr da pagare ai licenziati e mesi davanti in cui l’andamento ne deciderà il futuro. "Noi però ci chiediamo - dice Marco Comparini, segretario generale della Cgil Valdera -: Ristori sta lavorando. Ma come lavora? Con quali forze? Crediamo che l'azienda abbia accumumlato scorte in dicembre quando lavoravano tutti e ora le stanno smaltendo. Appena arrivano nuove commesse, magari importanti, i nodi verranno al pettine". Se non verrann così, verranno - par di capire - con le carte bollate.