Il filmato della lavanderia
Pontedera, 19 novembre 2017 - Ladri interrotti da una centrifuga. Succede a Pontedera nella frazione del Romito, venerdì pomeriggio, in pieno giorno. Il racconto di cosa accade per mezz’ora all’interno della lavanderia a gettoni, l’Onda, in via delle Colline, ce lo offrono le telecamere di videosorveglianza del locale. Quattro giovani si avvicinano alla vetrina, controllano che all’interno e poi due, tranquillamente a volto scoperto entrano, mentre gli altri due un ragazzo e una ragazza aspettano fuori. Con un mossa atletica uno dei due sale su un’asciugatrice ed entra nello stanzino chiuso a chiave.
Prendono tutte le chiavi dei filtri delle macchine, con la speranza che tra quelle ci sia anche la chiave del cassetto della gettoniera, ma non la trovano. Si accorgono però che nello stanzino c’è un flessibile, lo prendono. Ma proprio in quel momento uno dei due pali li avverte che sta per entrare qualcuno. A quel punto il filmato diventa film. I due ragazzi si fingono in attesa del proprio bucato, si siedono sulle sedie della lavanderia, fanno finta di stare al telefono. La recita riesce bene, tanto che, almeno così appare dai filmati, la cliente non si insospettisce minimamente dell’atteggiamento dei due ragazzi. Aspettano che la signora programmi il suo bucato e poi tornano al loro «lavoro». Negli ultimi fotogrammi si vede che i giovani malviventi inseriscono la spina del flessibile e poi il buio, le telecamere sono state staccate. Il risultato è un taglio netto nella gettoniera, per un furto di circa 30 euro.
"Abbiamo dovuto cambiare le serrature e poi dovremmo far riparare la gettoniera, un intervento che potrebbe andare dai 500 ai 2500 euro – raccontano increduli i proprietari della lavanderia – qualche mese fa c’era stato un tentativo di scasso, c’è ancora il segno del piede di porco sul muro. Lo lasciamo per scaramanzia".
Qualche ora dopo il bersaglio di un altro furto è il negozio Dolcilandia, in via Fucini a Pontedera. Qui i malviventi nella notte tra venerdì e sabato hanno spaccato la vetrina più vicina al registratore di cassa, probabilmente il loro obiettivo. Il bancone fatto di pancali di legno, però, è troppo a ridosso della porta e per questo motivo, o forse per il timore di essere scoperti, lasciano intatta la cassa e si «accontentano» di un pc e di un tablet che trovano proprio vicino alla breccia aperta nella vetrina. Il nastro bianco e rosso e i vetri per terra sono il segno di un nuovo furto a scapito di un’altra attività commerciale cittadina.
Sarah Esposito