Abusi sessuali su minorenne: fissata l’udienza

Il 17 giugno si apre il processo. Due allenatori a giudizio

Un’aula di tribunale

Un’aula di tribunale

San Miniato, 22 maggio 2015 - Fissata la prima udienza del processo che dovrà portare ad un prima verità giuridica su una vicenda che vede coinvolti una ragazzina minorenne (all’epoca dei fatti) e due istruttori sportivi che siederanno il 17 giugno – questa la data fissata – sul banco degli imputati del Tribunale di Grosseto. Udienza nella quale ci sarà anche l’ammissione dei testimoni di parte. La difesa degli allenatori starebbe lavorando ad una lista nutrita e della quale farebbero parte anche genitori di giovani sportivi. Tutti i protagonisti di questa vicenda sono del Comprensorio del Cuoio, gli allenatori sono anche molto conosciuti. I fatti, però, sarebbero avvenuti a Grosseto durante un campus estivo della società sportiva che da due anni convive con «il peso» di questa vicenda – nel Valdarno ha destato clamore – ma ha anche fatto «quadrato» attorno ai due sportiva che cono stati rinviati a giudizio dal gip Marco Bilisari alla fine del novembre scorso. Le accuse sono: atti sessuali con minorenne, per uno dei due, e atti osceni in luogo pubblico, per l’altro. L’accusa relativa agli atti sessuali è quella che riguarda i minori di sedici anni, quando questi siano stati affidati a persona che abbia ragioni di cura. Tutto questo sarebbe accaduto, appunto, nel grossetano, durante quella che avrebbe dovuto essere un’estate spensierata di sport e socializzazione in un pezzetto della splendida Maremma. Ma non sarebbe andata a finire proprio così per una ragazzina adolescente (all’epoca dei fatti) che insieme ad altri coetanei si trovava a frequentare quel campus. Proprio in quel periodo, appunto, la ragazzina sarebbe stata oggetto — secondo quanto da lei stessa raccontato e sul quale la magistratura ha condotto le indagini — di attenzioni morbose da parte dei due ragazzi. In un caso si sarebbe arrivati all’abuso sessuale, mentre in un secondo caso, soltanto ad essere stata costretta a subire atti osceni in luogo pubblico. L’episodio sarebbe avvenuto nel 2011, e non avrebbe avuto testimoni diretti. La presunta vittima nel frattempo avrebbe già cambiato due volte società.