Nuovo vescovo di Pistoia, l’ipotesi Tardelli

Ha 63anni, guida la diocesi di San Miniato dal 2004. E’ il candidato numero uno

Il vescovo di San Miniato: Fausto Tardelli (Fotocronache Germogli)

Il vescovo di San Miniato: Fausto Tardelli (Fotocronache Germogli)

Pistoia, 28 luglio 2014 - FRA due giorni si insedia il nuovo procuratore, Paolo Canessa, da Firenze. Venerdì il nuovo questore, Salvatore La Porta, da Benevento, assumerà la guida della nostra questura. Ad uno ad uno i vertici istituzionali prendono il loro posto nella nostra città. Manca il vescovo. Difficile che il suo nome sia certo prima di settembre. Ma i «rumors» sono cominciati e parlano dell’arrivo a Pistoia, non di un vescovo di prima nomina, ma di una figura che, nonostante la giovane età, monsignor Fausto Tardelli è nato il 5 gennaio del 1951, ha già un suo rilievo nel mondo cattolico toscano.

I RUMORS, dicevamo, corrono da settimane ormai, anche se non trovano conferme ufficiali, così come non ne trovarono, nell’estate di otto anni fa, quelli che precedettero l’arrivo di monsignor Mansueto Bianchi, che invece arrivò davvero da Volterra, accompagnato dagli striscioni dei fedeli volterrani che in piazza del Duomo gli misero per scritto che prima o poi lo avrebbero ritrovato a Roma. Profezia che si è puntalmente avverata, i primi d’aprile. Stavolta c’è un corridoio di voci che parte da San Miniato e accompagna monsignor Tardelli quale futuro vescovo di Pistoia, a settembre. Pistoia è infatti il nome che ricorre con più frequenza tra la gente, da settimane, nelle parrocchie, per le voci che darebbero il vescovo monsignor Fausto Tardelli sempre più vicino a salutare San Miniato a dieci anni esatti dal suo arrivo, alle soglie dell’estate del 2004. Da ambienti vicini al vescovo e al suo staff, non si nega che «le voci, decisamente ufficiose, esistano e con insistenza». Nessuna conferma, tuttavia. A partire dal comportamento del monsignore, consacrato vescovo il 2 maggio del 2004 e oggi segretario della Conferenza episcopale toscana e delegato regionale della vita consacrata.

IL VESCOVO Tardelli, apprendiamo, sta lavorando molto, e sta prendendo scelte importanti per la Diocesi di San Miniato. Ha disposto una prima tranche di spostamenti nelle parrocchie, e un’altra ancora si annuncia per dopo le ferie. Inoltre segue e prepara un grande appuntamento che la Diocesi probabilmente vivrà il prossimo anno e al quale monsignor Tardelli tiene tantissimo: le celebrazioni per la beatificazione di monsignor Pio Alberto Del Corona, vescovo di San Miniato tra la fine dell’800 e l’inizio del secolo scorso, un religioso che ha segnato profondamente il territorio e la storia stessa della Chiesa. Nei giorni scorsi monsignor Tardelli ha annunciato di voler dare un giusto e doveroso definitivo omaggio alla memoria di monsignor Ugo Giubbi, già vescovo della Diocesi, morto sotto il peso della calunnia di essere stato correo dei nazisti nella strage del duomo del 22 luglio 1944. Tutto questo allontana l’ipotesi Pistoia? «Difficile affermarlo con sicurezza, crediamo che il vescovo comunque ad oggi non sappia alcunché e quindi lavora tanto come sempre, con grande dedizione e amore per questa terra», si dice in Curia. Se invece dovesse accadere, i tempi potrebbero essere rapidi. Tra settembre e ottobre. Anche per Prato le voci indicarono con insistenza il nome di monsignor Tardelli. «Stavolta, però, c’è il rischio che sia vero. Difficile prevedere le decisioni che prenderà il Santo Padre: quello che farà sarà comunque per il bene di tutti», conclude un sacerdote.