Gli ospedali di Pistoia diventano centri di riferimento per la sordità neonatale

Nuova strumentazione per intercettare e curare la patologia già nei primi giorni di vita

L'equipè che si occupa dello screening

L'equipè che si occupa dello screening

Pistoia, 22 luglio 2016 - Si può intercettare e curare già nei primi giorni di vita la sordità, grazie ad un nuovo strumento introdotto nei punti nascita degli ospedali di Pescia e Pistoia. La unità operativa di otorinolaringoiatria –diretta dal dottor Paolo Frosini- in collaborazione con la unità operativa di Pediatria –diretta dal dottor Rino Agostiniani- hanno attivato nei due ospedali dell’area pistoiese il nuovo “Centro di secondo livello per lo screening audiologico” in grado di individuare nel neonato, o comunque nei primi mesi di vita, eventuali problematiche uditive, più o meno gravi, in modo da programmare tempestivamente il trattamento più idoneo.

L’esame di secondo livello è complementare alle “otoemissioni acustiche uditive” (TEOAE): il test audiometrico che dal 2010 viene svolto in tutti i punti nascita degli ospedali toscani e che permette, unitamente ad una accurata anamnesi, di evidenziare precocemente se il neonato è affetto da sordità o è a rischio di svilupparla. Mentre prima, se i neonati non superavano il primo test, gli ulteriori approfondimenti diagnostici dovevano essere svolti in altri centri ora con la disponibilità del nuovo strumento per lo studio dei potenziali acustici uditivi del tronco encefalo (l’AABR), gli specialisti di otorinolaringoiatria possono eseguire subito l’esame di secondo livello: in pratica all’orecchio del piccolo vengono inviati degli impulsi direttamente al nervo acustico e al tronco encefalico, così da avere una precisa determinazione dell’entità della perdita uditiva.

Anche questo secondo esame non è invasivo. L’equipé del nuovo Centro è composta dai pediatri Ugo Gasperini (all’ospedale di Pistoia) e Carlo Botti (all’ospedale di Pescia), dalla specialista in otorinolaringoiatria e responsabile dello screening neonatale dottoressa Patrizia Raimondo in collaborazione con la specialista in audiologia la dottoressa Gioia Tesi. I test sono effettuati dal personale tecnico specializzato (Silvia Grignoli e Gabriele Menabeni all’ospedale di Pistoia e Brunella Quilici all’ospedale di Pescia) in collaborazione con gli operatori dell’area materno infantile. La sordità rappresenta una delle patologie neonatali più frequenti: ne soffrono 1-2 bambini per 1000. Il deficit di funzione uditiva nelle prime età della vita può compromettere lo sviluppo del linguaggio e più in generale lo sviluppo psicomotorio, emozionale e sociale dell’individuo. Anche forme non particolarmente gravi di ipoacusia possono interferire con il rendimento scolastico attraverso le difficoltà dell’attenzione e del linguaggio. La precoce individuazione e il tempestivo trattamento possono cambiare radicalmente il destino dei bambini portatori di questi difetti. Nel 2015 nei punti nascita degli ospedali San Jacopo e S.S. Cosma e Damiano sono nati 2.500 bambini, per 200 di questi è stato necessario l’esame complementare allo screening di secondo livello.