Nuovo patto tra Comune e Caritas per dare risposte al disagio sociale

Un disciplinare operativo per definire nel dettaglio tempi e modi di lavoro

L'assessore Tina Nuti

L'assessore Tina Nuti

Pistoia, 25 ottobre 2014 -  Si rafforza la collaborazione tra Comune e Caritas per dare risposte alle persone con disagio sociale. Dopo il protocollo d’intesa firmato a novembre 2013 dal sindaco Samuele Bertinelli e dal direttore della Caritas diocesana Marcello Suppressa, si è arrivati all’approvazione del disciplinare operativo per la realizzazione di percorsi integrati di accesso e presa in carico delle persone in condizioni di esclusione sociale. Si tratta di un documento elaborato da un gruppo di lavoro composto da assistenti sociali e operatori della Caritas per definire modalità di lavoro comune e migliorare la sinergia tra le risorse umane, finanziarie e strumentali messe a disposizione dei due enti.

L’obiettivo è quello di dare risposte più efficaci e coordinate a quei cittadini che si trovano in situazione di povertà estrema o a rischio povertà, incrociando le banche dati e definendo specifiche procedure di intervento. Il disciplinare definisce le modalità di accesso dei cittadini al servizio sociale e al centro di ascolto della Caritas, ma individua anche due diversi livelli di intervento. Il primo, più generale, riguarda l’attivazione di un gruppo di lavoro tecnico composto da un assistente sociale per ogni presidio territoriale e dai referenti della Caritas, che si ritrova con cadenza bimestrale per programmare le attività e condividere metodologie e strumenti. Il secondo gruppo si riunisce invece per discutere i casi specifici, condividendo informazioni ed elaborando progetti che siano rispondenti alle esigenze delle persone prese in carico dai due enti.

“La redazione di questo documento operativo segna un passaggio importante nel rapporto di collaborazione concretamente attivo da molto tempo con Caritas – evidenzia l’assessore al sociale Tina Nuti –. Da oggi questa collaborazione assume carattere ufficiale e impegna tutti gli operatori a costruire progetti personalizzati con sistematicità. Questo ci aiuterà nell’elaborazione di una comunicazione unitaria e concordata che i due enti forniranno ai cittadini”. I servizi sociali del Comune e la Caritas collaborano già da tempo con scambi professionali tra assistenti sociali e operatori dei Centri di ascolto. Ora questo rapporto viene definito in maniera più sistematica, così da ottimizzarlo e renderlo più efficace. Si definiscono così modalità e procedure comuni di collaborazione, condividendo in maniera continuativa le informazioni relative alle prestazioni erogate ai cittadini e i cambiamenti che si verificheranno nelle modalità di erogazione delle prestazioni, il tutto nell’ottica di rendere più efficiente il sistema e più capillare ed equa la rete di aiuto sul territorio.