Indagine Comune, il sindaco: "Né falso ideologico, né corruzione. Posso documentare tutto"

Samuele Bertinelli: "Sono atti svolti nell’interesse pubblico"

Il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli

Il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli

Pistoia, 10 febbraio 2017 - "Non appena ho avuto la notizia ufficiale ho ritenuto doveroso informare la conferenza dei capigruppo e la pubblica opinione attraverso la stampa". Sceglie come sempre la strada della trasparenza il sindaco Samuele Bertinelli, e lo fa a poche ore dall’invito di comparizione ricevuto dalla Procura di Pistoia.

"L’indagine è quella di cui ho già dato notizia, ovvero che il mio nome compariva nel registro degli indagati per un procedimento che sembrava riferirsi a procedure di selezione del personale dirigente. Credo di avere il dovere di dire alla città che, com’era prevedibile, oggi (ieri per chi legge, ndr) ho ricevuto un invito a presentarmi il prossimo 18 febbraio in procura in relazione all’indagine di cui io stesso avevo dato notizia lo scorso 18 gennaio".

"Rispetto a quanto già detto – spiega ancora il sindaco – credo sia doveroso rappresentare elementi in parte diversi rispetto a quello che sembrava desumibile da quanto emergeva dalla mia iscrizione al registro degli indagati. Da quattordici episodi che mi sarebbero stati inizialmente contestati siamo scesi a dieci e le ipotesi a mio carico sarebbero in parte diverse rispetto a quelle desumibili dal mio certificato ex articolo 335, cioè questi dieci episodi non risulterebbero né l’ipotesi di corruzione impropria né quella di falso ideologico. Non esiste nemmeno l’associazione a delinquere, almeno in base ai dati in mio possesso. Mi limito, nel rispetto delle indagini che sono ovviamente ancora in corso, a fare un quadro dell’ambientazione di questi ipotesi. Gli episodi, al contrario di quello che io stesso immaginavo, riguardano solo in maniera minima le procedure di selezione pubblica e di nomina del personale dirigente dell’ente e in larghissima misura rappresenterebbero fatti connessi con puntuali vicende amministrative. Solo due sarebbero le circostanze che riguarderebbero queste ipotesi, da una parte la selezione di un dirigente e dall’altra la nomina di altro dirigente. Un terzo episodio riguarderebbe una proposta transattiva avanzata dal giudice del lavoro nell’ambito di un contenzioso mosso da un dirigente nei confronti dell’ente. Il comune, di fronte alla proposta, di transare aderì a quella proposta attraverso l’avvocatura del comune. Il quarto episodio riguarderebbe il fatto legato alla corrispondenza di un contributo per 7500 euro relativo a delle luminarie natalizie in centro storico nel 2015. Contributo che, peraltro, non venne erogato, quindi stiamo parlando di un fatto che non è stato consumato".

Gli altri episodi riguardano, come spiegato sempre dal primo cittadino, l’autorizzazione di manifestazioni pubbliche e la concessione di spazi per le stesse, come «le aperture serali dei negozi nei ‘Percorsi notturni’, o la concessione a titolo gratuito del polo della Cattedrale Ex Breda, per una manifestazione benefica, episodio per il quale si ipotizza un abuso d’ufficio».

"Si tratta – ha precisato il sindaco – di atti pubblici svolti nell’interesse pubblico, atti che posso documentare e di cui sono certo come delle mie parole".

Infine, un invito di comparizione è arrivato anche all’assessore al sociale Tina Nuti, che è difesa dall’avvocato Claudio Del Rosso, che chiarisce: «Sto ricostruendo tutte le informazioni in mio possesso», e alla dirigente Annarita Settesoldi, difesa dall’avvocato Ceciclia Turco, per cui si ipotizza l’abuso d’ufficio.

M. V.