"Lo schiaffo del partito per salvare accordi di potere"

Lo sfogo di Simona Laing fuori dalle regionali

Simona Laing (Quartieri)

Simona Laing (Quartieri)

Pistoia, 11 aprile 2015 - «Non avrei potuto rappresentare le istanze del territorio? Certo che si. Non hanno voluto vederlo appellandosi esclusivamente alla rappresentatività territoriale, escludendo competenza e pluralità, criteri su cui potevamo più che ragionare vista la mia gavetta decennale. A loro interessava mettere in campo l’asse del potere forte, il tandem Fratoni-Baldi, scelti più di un anno fa. Di fatto, in questo modo, si congelerà la politica pistoiese per i prossimi dieci anni». Il giorno dopo la direzione provinciale del Pd dove, con 60 voti favorevoli e soltanto due contrari, sono stati esclusi dalla corsa alle regionali Simona Laing e Roberto Michelotti (i candidati ufficiali restano Federica Fratoni, Massimo Baldi, Alice Giampaoli, Sabrina Innocenti, Marco Niccolai e Fabrizio Masini), l’amministratrice unica della Farcom, renziana della prima ora oltre che candidata appoggiata dai civatiani del partito, non risparmia la voce.

Simona Laing, in una conferenza stampa annunciata quando ormai la sua esclusione era diventata certezza, davanti ad un nutrito gruppo di sostenitori e iscritti al Pd, ha sparato a zero non soltanto sulla scelta del triumvirato in carica, formato da Alessandro Giovannelli, Emanuele Logli e Riccardo Trallori, ma anche sul «metodo» usato. Dall’assenza di partecipazione, a telefonate «minacciose e inequivocabili» in cui la Laing veniva avvertita che la sua corsa sarebbe finita sul nascere, fino agli «accordi di potere» che secondo l’ex candidata sono partiti proprio da Roma. Non sono mancate, infine, per una manciata di secondi, lacrime di commozione, evidenza di una delusione più profonda di quello che si può raccontare in poche righe.

«Ho ricevuto uno schiaffo dal mio partito. Mi baso su fatti oggettivi e non su interpretazioni – tuona Laing –.Siamo davanti ad accordi presi a tavolino. Forse sono un po’ debole sulla rappresentanza territoriale ma sulla competenza e pluralità parliamone. Mettono in discussione la mia esperienza politica? Sono partita dalla circoscrizione 3 dove rispondevo personalmente ai cittadini, sono stata poi in consiglio comunale dove ho anche ricoperto l’incarico di presidente della commissione cultura. La mia più grande battaglia vinta fu quella di evitare la privatizzazione della fortezza Santa Barbara. Ora sono a capo di un’azienda pubblica in salute grazie a delle scelte compiute, questo significa fare politica».

Non usa «freni» nei confronti di altri candidati e della stessa direzione provinciale. «Essere rinviati a giudizio evidentemente conta di più –incrocia le spade Laing riferendosi alla presidente della provincia Fratoni –. E la questione morale? Dove è finita? Non parliamo del triumvirato – continua – tutti e tre insieme, per avere la mia esperienza politica devono aspettare altri dieci anni. La scelta dei nomi è avvenuta un anno e mezzo fa, da Roma sono intervenuti per eliminare la mia candidatura. Chiedetelo alla Caterina Bini quando ha scelto di proporre Sabrina Innocenti. Non avrei corso contro nessuno – sottolinea – tutto sarebbe dipeso dalle preferenze. Ci sono due candidati in più? Allora facciamo le primarie».

La presidente Farcom, infine, annuncia un anno di riflessione. Non è esclusa neanche l’uscita del partito. «Venerdì notte ho ricevuto una proposta da un altro partito, non di destra, sulla quale voglio riflettere – spiega – detto questo accetto le scelte e torno a fare il mio lavoro. Il problema non è se voglio restare nel Pd ma se il Pd ha ancora bisogno di me». Nell’aria anche una possibile candidatura alle prossime amministrative comunali. «Sto valutando questa ipotesi», annuncia Laing. Intanto la lista dei candidati pistoiesi ora dovrà essere vagliata dalla direzione regionale del partito. «Non credo ci saranno ripensamenti e anche se ci fossero non sarei più disposta a tornare indietro. Tengo a dire inoltre che da me non arriverà alcuna indicazione di voto».

Michela Monti