La chiesa da salvare: chi vorrà, potrà destinare il 5 per mille

Intanto la fondazione Caripit ha finanziato 90mila euro per la prima parte dei lavori di messa in sicurezza

Le crepe nella chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano

Le crepe nella chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano

Cutigliano (Pistoia), 18 maggio 2015 - «Un primo contributo sostanzioso è arrivato alla Parrocchia di San Bartolomeo, destinato a salvare la storica chiesa della Madonna di piazza. Ma per raggiungere l'obiettivo serve la generosità di tutti». Questo l'appello del consiglio pastorale di Cutigliano che, proprio per cercare ulteriori finanziamenti per i lavori di messa in sicurezza dell'edificio di culto, ha da poco attivato l'opzione del 5 per mille.

Novantamila euro è l’importo del finanziamento che la fondazione Caripit ha accordato alla Parrocchia per le opere di consolidamento della chiesa della Madonna di piazza. L’edificio cinquecentesco, tuttora consacrato e situato nel centro del paese, è chiuso dal giugno 2014, ovvero da quando il Comune emise un’ordinanza di inagibilità sulla base di una perizia redatta dai geologi progettisti degli interventi per l’11° consolidamento dell’abitato. In occasione di un sopralluogo, evidenziarono rilevanti problemi di stabilità, con profonde lesioni sulle pareti interne. Da allora l’accesso è transennato non solo per i fedeli, ma anche per i turisti desiderosi di osservare da vicino la pala d’altare in stile robbiano. Il consiglio pastorale, qualche mese fa ha dato incarico ai tre architetti di Cutigliano di redigere un progetto dei lavori di consolidamento per la messa in sicurezza dell’edificio. Un’operazione non banale, che prevede interventi sulle fondazioni e sulle pareti, dal costo di circa 190mila euro.

«Ovviamente la nostra parrocchia può sborsarne solo una piccolissima parte – ci spiegano dal consiglio pastorale – pertanto abbiamo partecipato al bando per il volontariato e la cultura della fondazione Caripit, che ha finanziato il progetto per 90mila euro». Un’ottima notizia per il paese. Ma ne mancano sempre 100mila. «Chiederemo alla Fondazione un allungamento dei tempi di utilizzo del finanziamento – proseguono dal consiglio- in modo da avere il tempo per poter attingere ad altri canali. Abbiamo ipotizzato la partecipazione ad un bando Cei e aperto un conto corrente, con iban separato, su cui i volenterosi possono versare un’offerta per i lavori e attraverso il quale ci sono già pervenuti più di 2mila euro. Inoltre, novità di questi giorni, abbiamo ultimato la procedura per la destinazione del 5 per mille agli interventi sulla chiesa della Madonna di piazza. Già da questo fine settimana distribuiremo i modelli informativi. La speranza è che tutti si impegnino perché questa chiesa è anche un’importante attrazione turistica».