Da Caripit 36 milioni di euro in tre anni

Dal sociale allo sport: gli investimenti previsti per il 2015-2017

Il nuovo giardino artistico di via degli Armeni, finanziato dalla Fondazione Caripit (Castellani)

Il nuovo giardino artistico di via degli Armeni, finanziato dalla Fondazione Caripit (Castellani)

Pistoia, 28 ottobre 2014 - Almeno 36 milioni di euro in tre anni. La Fondazione Cassa di risparmio Pistoia e Pescia approva all’unanimità il documento programmatico per il triennio 2015-2017, prevedendo circa 6 milioni in più rispetto ai tre anni passati. Un fiume di euro che lega sempre più territorio, enti locali, associazioni private, all’istituto presieduto da Ivano Paci. Continuità e discontinuità, nel "programma di governo", che sopravviverà al rinnovo del consiglio generale del 2015 e allo stesso consiglio di amministrazione in scadenza nel 2016: mentre gli ambiti di azione saranno infatti gli stessi, dalle attività sociali a quelle culturali, per la prima volta dopo 17 anni non si ricorrerà a un bando generale ma a bandi specifici.

"La scelta  – spiega Paci (nella foto) – è volta a evitare la ripetitività di soggetti e soprattutto e iniziative. Di conseguenza, saranno suggeriti ambiti e modalità delle proposte". Non saranno pertanto possibili richieste di contributo fuori bando ma in ogni caso saranno sempre possibili "iniziative concordate" fra la Fondazione e singoli richiedenti. Dopo una serie di consultazioni con amministratori locali, associazioni di categoria e di volontariato e con dirigenti scolastici, il consiglio generale della Fondazione ha deciso "come risposta alla crisi" di puntare soprattutto sui servizi alla persona. Nel prossimo triennio il piano prevede l’impiego di risorse per almeno 36 milioni di euro, in parte derivanti dalla gestione del patrimonio e, per la parte eventualmente mancante, attingendo a fondi precostituiti già disponibili.

VILLA CAPECCHI Il nuovo giardino «artistico» di via degli Armeni, finanziato dalla Fondazione CaripitIL PRESIDENTE Ivano Paci

Le risorse prevalenti (15 milioni di euro, pari a circa il 42% del totale) saranno destinate all’area "servizi alla persona": dalla Casa dell’anziano, alla Cittadella sociale con i suoi 25 appartamenti a canone calmierato, ai progetti di prevenzione degli sfratti, alle scuole e alla borse di studio. In questo ambito sono previsti 500mila euro l’anno per il sostegno alle associazioni di volontariato sociale e assistenziale. Compongono la voce «servizi alla persona», oltre all’impegno per il polo universitario dal futuro incerto, anche i fondi per le scuole dell’infanzia, per il microcredito, le attrezzature sportive, il progetto per i detenuti e le borse di studio.

Le risorse rimanenti saranno destinate, per importi perfettamente uguali, all’area «cultura» e all’area «sviluppo»: 10 milioni e mezzo di euro per ogni area, pari a circa il 29% del totale).

Quanto alle attività culturali, la Fondazione continuerà a finanziare «Promusica» con 370mila euro all’anno, Dialoghi sull’uomo per 350mila e restauri a edifici e beni artistici. Nell’area "sviluppo", progetti per l’edilizia sociale, quello dello Yunus social business center e, soprattutto, il progetto "cantieri aperti" per gli interventi degli enti locali, che continueranno così a bussare alla sede di via De Rossi: sono pronti 2 milioni di euro l’anno.

s.t.