Provinciale maledetta, muore in scooter contro un’auto

Massimiliano Libranti, 45 anni di Montemurlo, gestiva un’agenzia di scommesse ad Agliana

Lo scooter e l'auto nell'incidente sulla Provinciale

Lo scooter e l'auto nell'incidente sulla Provinciale

Pistoia, 24 agosto 2017  - INCIDENTE mortale ieri sera, poco prima delle 20, in via Provinciale Pratese, all’intersezione con via Serragliolo, in seguito ad uno scontro tra uno scooter e un’auto. La vittima, che era alla guida dello scooter, è Massimiliano Libranti, di 45 anni, gestore di una agenzia di scommesse ad Agliana in via Roma, accanto al bar Nazionale e residente in via Cairoli a Montemurlo.

LO SCOOTER procedeva sulla Provinciale in direzione di Montemurlo quando un’auto, guidata da una donna di 46 anni residente a Chiazzano, si è immessa sulla strada provenendo da via Serragliolo. L’impatto è stato violentissimo in quanto lo scooter è andato frontalmente a scontrarsi con la fiancata della macchina. La donna alla guida dell’auto non ha riportato conseguenze, mentre per Libranti non c’è stato nulla da fare.

DOPO la chiamata al 118 è intervenuta immediatamente la Misericordia di Agliana insieme all’automedica. Ogni tentativo di praticare delle manovre di rianimazione è stato inutile e i sanitari hanno dovuto constatare il decesso dell’uomo. Sul posto sono arrivati anche i familiari della vittima, tra i quali la compagna di Massimiliano. La donna ha subito un forte choc e questo ha indotto la centrale del 118 a inviare sul posto anche la Misericordia di Montale per portare assistenza a lei ed ai parenti di Libranti.

SECONDO le prime ricostruzioni sembra che l’auto si sia fermata al segnale di stop presente al termine di via Serragliolo, ma lo avrebbe fatto oltre il segnale stesso. Libranti a quel punto avrebbe cercato di evitarla perdendo il controllo. Il quarantenne, che gli amici chiamavano col soprannome «Vibro», era molto conosciuto a Montemurlo, dove frequentava la Misericordia ed era a capo della tifoseria del rione Strada Mulino. Appassionato di calcio, di fede juventina, seguiva tutte le partite del torneo dei rioni ed aveva tanti amici. Tutti lo conoscevano come un bravo ragazzo, socievole e pieno di vita. Lui e la compagna vivevano da tempo insieme nella casa di via Cairoli.