Home Relax, venti lettere di licenziamento. "Ci hanno messo in ginocchio"

Il caso dell'azienda che produce materassi, parlano gli amministratori

Massimo e Ruggero Banchi

Massimo e Ruggero Banchi

Montale (Pistoia), 19 ottobre 2017 - I venti dipendenti della Home Relax (azienda che produce materassi) e delle due ditte collegate Manifattura Materassi e Edc hanno ricevuto la lettera di licenziamento. "I licenziamenti sono dovuti al blocco dell’attività produttiva della ditta – ha detto il proprietario Massimo Banchi – seguita all’indagine che mi riguarda. I fornitori non ci hanno più mandato nulla e le banche hanno bloccato i conti per una comunicazione errata che hanno ricevuto". Banchi ha parlato nel corso di una conferenza stampa convocata dall’amministratore della Home Relax Leandro Santoni e a cui sono intervenuti i dipendenti e anche i titolari di alcune di aziende clienti della ditta montalese anch’esse in grave difficoltà per l’interruzione delle forniture.

Il legale di Banchi avvocato Luca Brachi ha spiegato che «la ditta Home Relax non è stata oggetto di sequestro ma che la misura cautelare ha riguardato soltanto una quota di partecipazione della società» e ha chiarito che le gravi conseguenze subite della ditta sono originate anche da «una errata comunicazione giunta alle banche secondo cui gli amministratori della società sarebbero stati rimossi, mentre invece l’amministratore è stato confermato dal custode giudiziario".

Alcuni degli operai licenziati hanno preso la parola con le lacrime agli occhi.

"Sono in questa ditta da 24 anni – ha detto Ilaria Parlanti – ci sono entrata a 18 anni e qui sono diventata donna e mamma, la ditta andava benissimo, Massimo Banchi è sempre stato disponibile ad aiutare tutti e perdere il pane così da un giorno all’altro non è giusto". "C’è sempre stato lavoro alla Home Relax – dice Vincenzo Tranchino, che ha la mansione di trapuntatore – dopo tanti anni buttare via tutto è un dispiacere enorme, non è possibile fermarsi così".

La riunione si è svolta in una sala del ristorante Mythos di via Garibaldi. "Anche qui ci sono 30 dipendenti nelle varie attività – ha detto Ruggero Banchi – che in seguito a questa vicenda rischiano di perdere il posto di lavoro".

"Tutto questo – ha detto Massimo Banchi – nasce da un importo sequestrato di 97.700 euro documentalmente da me già pagato. Quando ho consegnato le lettere di licenziamento i miei dipendenti mi hanno portato a mangiare la pizza alla Mythos, questo è il nostro rapporto".