Lunàdigas, storie di donne che non vogliono figli

Stasera al Cinema Roma

Le registe del film

Le registe del film

Pistoia 23 maggio 2017 -  «Ho sempre pensato che non avrei voluto figlioli, né io né Aldo (De Rosa, ndr.), non abbiamo mai sentito questo desiderio. I bambini mi imbarazzano un po’, mi trovo più a mio agio con gli animali. Eppure ho avuto tanti allievi, a loro penso di aver lasciato un’eredità». A parlare è Margherita Hack, una delle tante voci di donne raccolte da Marilisa Piga e Nicoletta Nesler nel lungometraggio «Lunàdigas – Ovvero delle donne senza figli» che arriva al cinema Roma. oggi,  lunedì 22 alle 21.15.

 

Il film racconta la storia di donne, celebri e anonime, single e in coppia, nate prima, durante e dopo la guerra, determinate nella scelta di non avere figli. Il documentario è stato presentato in anteprima lo scorso Ottobre a Milano per il Festival Internazionale del Documentario «Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà» e da lì in un «rimbalzo virtuoso, ha raggiunto a macchia d’olio moltissime città in tutta Italia», commenta al telefono Marilisa Piga, la metà sarda del progetto. Cominciamo da «Lunàdigas», la parola mutuata dai pastori sardi per definire quelle pecore che in certe stagioni non si riproducono.

 

«Siamo orgogliose di averla scelta, questo nome ha avuto una gran presa ed è stato adottato spontaneamente da molte donne. Un suono pieno, morbido che afferma senza togliere. Lo abbiamo pure proposto a Wikipedia», commenta la regista. L'obiettivo delle due autrici è e rimane quello di far riflettere e discutere senza pregiudizi su una scelta che nella morale comune è ancora considerata «egoistica», «strana», che non è accettata. Un argomento-tabù, vissuto ancora con senso di colpa, da tenere privato ma che il documentario - e in aggiunta il web-doc - sanno scandagliare con sincera profondità. «Ce lo conferma il fatto che continuiamo a ricevere testimonianze spontanee da parte di donne, e anche di uomini. La presa di coscienza auto-alimenta il desiderio di parola e confronto». Per questo il film è anche un web-doc che prosegue online raccogliendo nuovi contributi addirittura settimanali. www.lunadigas.com/wpph/il-progetto/webdoc/