Crac Stefan, il patron Videtta tenta il suicidio ai domiciliari

Assunti barbiturici. Il legale: "Lui e la figlia lasciati soli e senza soldi" / STEFAN, ARRESTATI IL TITOLARE E LA FIGLIA

Un negozio Stefan

Un negozio Stefan

Pistoia, 17 aprile 2015 - Giuseppe Videtta, l’ex patron di Stefan, agli arresti domiciliari come la figlia Stefania Videtta per bancarotta fraudolenta e frode fiscale, nella serata di ieri ha tentato il suicidio. Il 58enne è stato ricoverato in serata all’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove è stato trasportato in ambulanza. Ha tentato di togliersi la vita ingerendo barbiturici, al momento in cui scriviamo si trova al pronto soccorso. "Li hanno lasciati soli – è l’amaro e indignato commento del suo legale, l’avvocato Alberto Russo del foro di Pistoia –. Soli e senza soldi, nemmeno per comprarsi qualcosa da mangiare. Questo è quello che, con rammarico e stupore, ho potuto apprendere. Lui è solo. Ha soltanto il suo medico curante e il suo avvocato. Queste sono misure sproporzionate, troppo rigide, che non tengono conto del profilo umano».

Infatti, ieri mattina è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’ex patron della catena di grandi magazzini e per la figlia. Insieme a loro per gli stessi reati sono finiti nel registro degli indagati due imprenditori e sei professionisti, dei quali un consulente esterno e i componenti del collegio sindacale. Un’esecuzione di ordinanza cautelare emessa dal gip Isidori al termine di una complessa e delicata indagine, l’operazione «Zio Zero», condotta dalla polizia tributaria della Guardia di finanza di Prato coordinata dal pm Antonio Sangermano.

L’INTERROGATORIO davanti al gip Silvia Isidori di Giuseppe Videtta, 58 anni, ex amministratore di «Stefan srl» e della figlia Stefania Videtta, 36 anni, agli arresti domiciliari a Pistoia per i reati di bancarotta fraudolenta e frode fiscale, è fissato per lunedì prossimo alle 12,30.

"Ironia della sorte lunedì prossimo alle 9,30 dovrò discutere del sequestro di una polizza vita fatto a Stefania Videtta – esordisce il legale dei Videtta, Alberto Russo del Foro di Pistoia – Non credo che la mia assistita possa avere un qualche tipo di responsabilità nei reati che le vengono contestati. A lei veniva corrisposta la busta paga come una qualsiasi dipendente. Le vengono contestati reati fiscali in concorso, ma lei non ha mai avuto una partecipazione diretta alla società. Adesso Stefania ha un suo magazzino a Prato".

Parliamo con l’avvocato Russo proprio mentre sta andando a trovare i suoi assistiti, che abitano in due case diverse a Pistoia. Prima è andato a trovare il padre, poi la figlia. No comment su Giuseppe Videtta: "Devo ancora leggere nel dettaglio l’ordinanza di custodia cautelare – afferma l’avvocato Russo e prosegue – Sono rammaricato del fatto che la misura cautelare suoni come un verdetto di merito finale per la persona interessata".

C’è un’altra questione che dispiace a Russo: "La scorsa settimana la mia assistita ha richiesto alla cancelleria del gip copia degli atti in base ai quali è stato emesso il decreto di sequestro della polizza vita che ha messo insieme con somme provenienti da almeno 10 anni di risparmi. Le è stato negato l’accesso...".