"Via la chioma, così divento Leo bambino"

Beatrice Fedi racconta il suo debutto

Beatrice Fedi (foto Achille Le Pera)

Beatrice Fedi (foto Achille Le Pera)

Pistoia, 12 febbraio 2016 - Tutte le grandi attrici, almeno una volta nella loro carriera, hanno sacrificato la chioma e questo ha portato loro fortuna. Sotto le forbici sono cadute le ciocche più fluenti e hanno dato vita a personaggi indimenticabili, soprattutto al cinema. Solo un paio di citazioni: da Julie Andrews in «Victor Victoria» a Glenn Close in «Albert Nobbs». A teatro invece c’è, in questi giorni, uno strepitoso ragazzino, un Leonardo da Vinci bambino magnificamente interpretato da Beatrice Fedi, attrice pistoiese di 26 anni piaciuta ai fratelli Taviani, che l’hanno voluta in «Maraviglioso Boccaccio» e che da quando ha debuttato al Teatro Argentina di Roma (fino al 20 febbraio), si destreggia tra un’intervista e le repliche di uno spettacolo, «Leo», che riempie ogni giorno la platea. Beatrice è diretta da Francesco Frangipane in questa avventura su cui fioccano recensioni piene di entusiamo.

«E’ stato il mio debutto ufficiale – ci ha detto –, ora sanno che esisto. Il mio lavoro più importante, sono travolta dalla felicità e dalle interviste». Lo spettacolo è dedicato soprattutto ai bambini: «E’ molto bello lavorare per loro. In platea ci sono bimbi dai 5 ai 12 anni e consentono un feed-back immediato del mio lavoro. Sono straordinari». Lo spettacolo è ambientato alla corte del Re di Francia, siamo nel 1571. Leonardo è molto anziano e sta per rivelare un grande segreto, ma all’improvviso, smette di parlare. Il re invita Lisa, il suo primo amore e Maso, il collaudatore dei suoi marchingegni, a cercare di distoglierlo dal suo torpore. Ma all’improvviso, il suo corpo si affloscia e «partorisce» il suo sè bambino, Leo: Beatrice con i capelli corti che restituisce a tutti la freschezza dell’infanzia. «Faccio giocare i bambini – spiega ancora Beatrice Fedi – e il pubblico torna indietro nel tempo con me. Fino alla rivelazione del segreto di Leonardo e cioè che l’uomo è la misura di tutte le cose: l’Uomo Vitruviano».

Il successo personale di Beatrice all’Argentina è il meritato premio dopo anni di studio e di accurata preparazione, dove non ha mai trascurato la sua bellissima voce tanto che è nei quarti di finale nel talent di Rai Radio 2 «Il ruggito del coniglio» dove martedì 16 affronterà la sfida in diretta con tre prove. Sarà possibile votarla on line fino a lunedì 22 febbraio.