"Anno Zero", scatta il blitz antidroga: misure cautelari per un’intera famiglia di italiani a Quarrata

Nove ordinanze per spaccio emesse dopo le indagini del Norm

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Pistoia, 3 luglio 2014 - «CI SEI? Ci si può vedere? Passo a portare un regalo al bimbo?». Le frasi erano sempre le stesse. Frasi in codice, secondo gli investigatori, che non erano giustificate dai rapporti tra le persone intercettate e che hanno fatto da guida ai carabinieri che proprio ieri mattina hanno chiuso, con nove misure cautelari per spaccio di stupefacenti, l’operazione antidroga «Anno Zero» della Compagnia di Pistoia. Le ordinanze sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari Roberto Tredici, su richiesta del sostituto procuratore Claudio Curreli, che ha diretto le indagini del Nucleo operativo e radiomobile. L’indagine ha richiesto un anno di tempo aveva preso il via da uno «scambio» di droga, a Pistoia, tra due minorenni. Passo dopo passo i carabinieri erano risaliti a quelli che vengono ritenuti i principali artifici dello spaccio alimentato da «grossisti» marocchini, mentre la centrale di «smistamento» è stata individuata dal Norm in una casa sulla Statale, a Quarrata dove tutti i componenti, un’intera famiglia italiana, sono stati colpiti dalle misure. Due marocchini sono stati colpiti dall’ordinanza mentre si trovavano già in carcere: Mouhssin Zaid, 30 anni, domiciliato a Quarrata e Driss Zanzoum Moulay, 38 anni, domiciliato a Pistoia. Obbligo di dimora per un intero nucleo familiare: il padre, Luciano Esposito, 43 anni, la madre, Vanessa Manetti, 42 anni, il figlio Alan Esposito, di 19 anni e la figlia marika Esposito, 21 anni, compagna di Zaid che nel periodo in cui era sottoposto al regime della semilibertà, freqquentava, di giorno, qualla casa. Obbligo di dimora anche per Vincenzo Paglialonga, detto Bobo, residente a Montale. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Marco Fei, pistoiese, di 20 anni e per Sasha Fei, 23 anni, anche lei pistoiese. L’operazione è scattata alba di ieri, con la partecipazione di quaranta di militari della Compagnia di Pistoia, coadiuvati da unità cinofile antidroga del Nucleo Cinofili di Firenze. E’ stata ribattezza «Anno Zero» perchè gli investigatori del Norm come il comando ha spiegato in una nota: «Hanno dovuto quasi “ridisegnare” gli “organigrammi” dello spaccio nel pistoiese e nel quarratino, individuando soggetti, che pur essendo pregiudicati non si erano ancora evidenziati nello specifico settore». I primi sequestri estemporanei a consumatori risalgono al novembre del 2013 ed hanno portato al sequestro di una settantina di grammi di hashish e la segnalazione amministrativa alla prefettura per tre persone incensurate. Da lì, con l’individuazione dei pusher, l’indagine anche con le intercettazioni e la progressiva individuazione delle varie figure coinvolte, specie quelle dei soggetti di spicco, capaci di trattare e muovere quantitativi rilevanti di stupefacente, ma anche delle figure ambivalenti, sempre più presenti nel mondo dello spaccio, degli spacciatori-assuntori, facilmente manovrabili dalle organizzazioni criminali. Nel 2013, al culmine delle attività investigative, il Norm sequestrò due chili di hashish che Luciano Esposito e lo Zaid avevano nascosto sulla Renault Clio su cui viaggiavano. Il carico era stato sigillato all’interno del filtro dell’aria nel vano motore.